La settimana è partita bene per
Piazza Affari che, anche sulla spinta del forte calo della
tensione sui titoli di Stato, è stata ampiamente la Borsa
migliore della giornata in Europa.
L'indice Ftse Mib di Milano ha infatti chiuso in aumento
dell'1,57% a 20.972 punti, l'Ftse All share in crescita
dell'1,52% a quota 22.804, mentre Londra ha concluso in rialzo
dello 0,2%, seguita da Parigi (+0,5%), Francoforte (+0,7%) e
Amsterdam, in aumento dello 0,8%. Bene Madrid, salita dell'1,2%
finale. Sprint per la Borsa di Mosca, in rialzo in chiusura tra
il 3 e il 4% a seconda dei diversi indici.
La giornata è stata caratterizzata dal recupero del petrolio
sugli 83 dollari al barile e dal fortissimo calo per i
rendimenti dei titoli di Stato europei e in particolare per
quelli italiani. Dopo i continui rialzi dell'ultimo periodo, il
tasso del Btp a 10 anni ha infatti chiuso al 4,22%, con un
crollo di 27 punti base rispetto all'avvio di seduta.
Ridotto anche lo spread nei confronti del Bund tedesco a pari
scadenza, che sui mercati telematici ha concluso a quota 231
contro i 240 'basis point' della partenza.
Se il greggio ha spinto, chiara discesa invece per il prezzo del
gas: il future con scadenza a novembre sul metano ha inaugurato
la settimana chiudendo ad Amsterdam, il listino di riferimento
per l'Europa, in calo del 10% a 169 euro al megawattora. Nelle
ultime tre sedute, tutte in ribasso, il gas ha ceduto un totale
del 24%, tornando ai livelli di fine luglio.
In questo quadro, in Piazza Affari il titolo migliore è stato
quello di Tenaris salito del 6,9% sulla spinta del petrolio,
seguito da Banco Bpm (+3,3%), Snam ed Enel (+3,1%), con Eni e
Tim in rialzo di tre punti percentuali.
Forte anche Mediobanca (+2,8%), mentre Banca Generali ha ceduto
quattro punti percentuali dopo la corsa di venerdì sulle ipotesi
di un interesse proprio da parte di piazzetta Cuccia. In rialzo
di oltre il 3% Mps in attesa dell'aumento di capitale.
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