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Borsa: Europa in ordine sparso nel finale, Milano invariata

Borsa: Europa in ordine sparso nel finale, Milano invariata

Wall Street chiusa per festività, mercoledì i verbali della Fed

MILANO, 04 luglio 2022, 17:22

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Si muovono in ordine sparso le principali borse europee nel finale, con i listini Usa chiusi per la Festa dell'Indipendenza. Appare invariata Milano, mentre girano in negativo Francoforte (-0,35%) e Madrid (-0,05%) e tengono Londra (+1,1%) e Parigi (+0,45%). Gli occhi degli investitori sono puntati sul duplice problema della recessione economica e dell'inflazione, in attesa di vedere i verbali dell'ultimo Comitato Federale della Fed tra due giorni. Spaventa il rialzo del greggio (Wti +1,75% a 110,32 dollari al lbarile) e sorattutto del gas (+8,81% a 160,8 euro al MWh ad Amsterdam) con la minaccia degli scioperi in Norvegia a partire da domani, che potrebbero compromettere fino ad oltre il 13% delle esportazioni. Contrastati il ferro (+0,07%) e l'acciaio (-0,09%) per l'incertezza della domanda in Cina.
    Sullo sfondo anche il tema delle banche, con la Bce che studia misure per controbilanciare gli eventuali 'extra-profitti' dovuti al rialzo del costo del denaro. In particolare cedono le spagnole Sabadell (-3,05%) e Bankinter (-2,97%), insieme a Intesa Sanpaolo (-2,25%) e Commerzbank (-2,97%), Banco Bpm (-2,19%) e SocGen (-0,8%). In controtendenza Unicredit (+0,67%), Credit Agricole (+0,37%), Bbva (+1,12%), NatWest (+1,6%) e Standard Chartered (+2,06%).
    In campo energetico corrono Equinor (+5,74%), Bp (+4,97%), Shell (+4,69%), TotalEnergies (+4,11%) ed Eni (+3,08%) insieme a Tenaris (+3,74%), mentre si muove in controtendenza Saipem (-7%) nel penultimo giorni di negoziazioni dei diritti sull'aumento di capitale da 2 miliardi di euro (-82,29%). Deboli i produttori di semiconduttori dopo il taglio a 'neutral' della raccomandazione di JpMorgan su Ams-Osram (-7,74%), di cui ne ha dimezzato il prezzo obiettivo da 22,5 a 10,33 franchi svizzeri. Infineon cede il 2,09% ed Stm l'1,75%. Segno meno per gli automobilistici Mercedes (-3,09%), Stellantis (-1,3%) e Renault (-1,11%) a differenza di Ferrari (+2,28%), spinta dagli analisti di Jefferies, che hanno raccomandato di 'mantenere il titolo in portafoglio'.
   

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