La Bce potrebbe chiedere alle
banche di prepararsi ai contraccolpi economici di un taglio
delle forniture di gas e tenerne conto anche sulle politiche dei
dividendi. Con il rischio di "uno scenario macroeconomico
peggiore rispetto a quello previsto, se ci fosse un embargo sul
gas e se partisse una recessione le prospettive per le banche
potrebbero essere peggiori"", ha spiegato Andrea Enria,
presidente del Consiglio di vigilanza dell'istituto centrale,
in audizione in commissione Affari economici al Parlamento
europeo.
"Ne parleremo la prossima settimana al supervisory board, ma
potremmo chiedere alle banche di ricalcolare le traiettorie di
credito nel caso di un peggioramento della congiuntura, anche
nel caso di un embargo, e sfruttare questa analisi anche per
poter gestire i piani di distribuzione", ha aggiunto.
"L'attuale contesto" è "caratterizzato da una maggiore
volatilità e da valutazioni azionarie inferiori, poiché i
mercati prevedono che la redditività e la qualità degli attivi
delle banche potrebbero essere influenzate da sviluppi
macroeconomici avversi. Le proiezioni macroeconomiche dello
staff dell'Eurosistema di giugno 2022 introducono per la prima
volta uno scenario al ribasso che comporta una possibile
recessione nel 2023 a seguito di interruzioni
dell'approvvigionamento energetico dell'area dell'euro", ha
inoltre detto.
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