Il G7 si impegna a decarbonizzare
la maggior parte della produzione elettrica entro il 2035, e la
maggior parte dei trasporti su strada entro il 2030. E' quanto
si legge nel comunicato finale del G7 Energia.Per il settore
marittimo e l'aviazione civile, l'obiettivo è decarbonizzazione
al 2050 e si punta ad "aumentare significativamente" i trasporti
"a basse o zero emissioni di carbonio", come "trasporti
pubblici, ferrovie, mobilità condivisa, biciclette, camminare"e
"accelerare l'adozione di veicoli elettrici, finanziando le
infrastrutture di ricarica". Il G7 si impegna poi "costruzione
di edifici a zero emissioni al 2030 o prima".
I ministri di Energia e Clima del G7 (e per la prima volta il
Giappone) si impegnano a porre fine ai finanziamenti pubblici a
centrali elettriche a combustibili fossili all'estero entro la
fine del 2022. L'impegno prevede prevede delle eccezioni "in
circostanze limitate" e "in linea con il limite di 1,5 gradi e
con gli obiettivi dell'accordo di Parigi". I Grandi riconoscono
che "a seguito dell'attacco russo all'Ucraina, il sostegno
finanziario per società e cittadini colpiti da prezzi dei
combustibili fossili in forte aumento è ora sull'agenda politica
di molti paesi"
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