Deutsche Bank ritorna all'utile in
Italia e riorganizza le attività di banca commerciale. L'anno,
si legge in una nota, si è chiuso con un utile netto di 36
milioni, miglior risultato dal 2016.
Rappresenta "un deciso miglioramento di circa 54 milioni
rispetto al dato del 2020 (quando la perdita si era attestata a
18,3 milioni), conseguito in un perdurante contesto di
difficoltà economica e nonostante 59 milioni di spese legate
alla trasformazione" spiega una nota. A contribuire
positivamente sul risultato sono stati in particolare un
progresso del margine di intermediazione, che si è assestato a
953 milioni con 56,5 milioni di maggiori ricavi netti, e un
miglioramento del costo del rischio di credito, con un
decremento di circa 70 milioni degli accantonamenti per perdite
sui crediti a 116 milioni (-37,9%). Inoltre, nell'evoluzione
della divisione International Private Bank (IPB) Italy verso un
modello di banca multi-specialistica e focalizzata, è stata
creata l'area di business Premium & Consumer Bank, la cui
responsabilità è affidata a Marzio Pividori.
"Il 2021 è stato un anno importante per la nostra banca in
Italia, nel quale si sono manifestati i primi effetti concreti
del piano di ri-focalizzazione strategica, sviluppato
nell'ambito del processo di trasformazione globale di Deutsche
Bank e fondato sulla volontà di continuare a crescere investendo
su più fronti" commenta Roberto Parazzini, Chief Country Officer
Italy.
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