Emergono timori per il debito dei
Paesi a reddito basso, che nel 2022 dovranno ripagare 35
miliardi di dollari, il 45% rispetto al 2020. Lo afferma un
report di Generali Investments, che cita dati della Banca
Mondiale sui 74 Paesi a basso reddito e il loro debito da
ripagare a istituzioni bilaterali e creditori privati.
"La seconda metà del 2021 - spiega Filippo Casagrande, Head
of Insurance Investment Solutions di Generali Assets & Wealth
Management - ha visto un deciso aumento delle pressioni di
mercato sul debito dei Paesi emergenti più fragili. Gli spread
dei bond in dollari emessi da paesi emergenti con un rating
'High Yield' sono tornati sopra i 600 punti base, in aumento di
150 punti base dai livelli di metà 2021. Per contro, i Paesi
emergenti con fondamentali più solidi hanno mostrato aumenti di
spread molto più contenute, con un aumento di soli 30 punti base
a quota 140".
"Il fattore più preoccupante e che rischia di aggravarsi nel
corso del 2022 è la combinazione tra aumento generalizzato dei
prezzi alla produzione e al consumo e la stretta delle politiche
monetarie da parte delle banche centrali", aggiunge il report di
Generali Investments.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA