Virano in calo le principali borse
europee al traguardo di metà seduta, colpite dalle prese di
beneficio all'indomani di un rally che ha riportato 244 miliardi
di capitalizzazione complessiva. A raffreddare gli umori degli
investitori il calo dei futures sul Dow Jones, mentre quelli sul
Nasdaq rimangono positivi, i timori per la variante Omicron del
coronavirus e il calo del greggio (Wti -1,3% a 71,12 dollari al
barile).
Milano (-0,85%) è la peggiore, preceduta di poco da Madrid
(-0,82%) e Francoforte (-0,58%). Più cauta parigi (-0,34%),
invariata Londra. In ulteriore rialzo lo spread tra Btp e Bund
tedeschi a 1344 punti base, con il rendimento annuo dei titoli
decennali in crescita di 3,2 punti allo 0,951%.
Le vendite si concentrano sui petroliferi Shell (-1,83%), Bp
(-1,6%), Eni (-1,45%) e TotalEnergies (-1%). Prese di beneficio
sul comparto dei microchip da Infineon (-4,52%) a Soitec
(-4,77%), con Stm in calo dell'1,86%. Deboli anche gli
automobilistici Daimler (-1,77%), Stellantis (-1,22%) e
Volkswagen (-1,26%). In controtendenza Porsche Holding (+1,9%) a
monte della catena di controllo di Wolfsburg, su ipotesi si
stampa di una possibile cessione di quote da parte della
famiglia Porsche-Piech, dopo un'eventuale Ipo di Porsche Ag.
Deboli infine i bancari Santander (-2%), Commerzbank (-1,62%),
Sabadell (-1,13%) e Unicredit (-1,09%). Più cauta Intesa
(-0,5%).
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