La Borsa di Milano (+0,9%) avanza
ancora rispetto all'avvio. Piazza Affari è sostenuta da banche e
energia mentre gira in calo Tim (-1%), con il titolo nervoso sin
dall'inizio delle contrattazioni in vista del triplo
appuntamento di venerdì con la riunione dei comitati. Lo spread
tra Btp e Bund sale a 133 punti, con il rendimento del decennale
italiano oltre l'1% a 1,022%.
Tra le banche si mettono in mostra Mps (+3,3%), dopo che la
banca ha avviato i contatti con il ministero dell'Economia e
delle finanze, al fine di riavviare le interlocuzioni con il dg
comp e sulle indiscrezioni di stampa sulle prossime mosse per
l'istituto senese. Bene anche Unicredit (+2,1%), Bper (+1,4%),
Intesa (+1,1%) e Banco Bpm (+1,5%).
In luce i titoli legati al petrolio con Saipem (+2,4%), Eni
(+2,3%), Tenaris (+2,2%). Avanza Exor (+1,5%), dopo l'investor
Day durante il quale è emerso che la holding della famiglia
Agnelli, con i proventi della vendita di PartnerRe avrà in cassa
9 miliardi di euro da investire, disponibili a metà del prossimo
anno. In positivo anche la Juventus (+0,1%), alle prese con
l'inchiesta sui conti e dopo la vittoria a Salerno.
Nel listino principale scivola Diasorin (-2,7%), nonostante
la conferma della validità dei suoi test per identificare il
covid anche con la variante Omicron. Male anche Terna (-0,5%) e
Amplifon (-1%).
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