Rallenta Piazza Affari (+0,5%)
verso metà pomeriggio, con le banche in ordine sparso e lo
spread Btp-Bund sostanzialmente stabile, a 130,2 punti, e il
rendimento del decennale italiano allo 0,98%. In positivo
Popolare di Sondrio (+5,4%), Banco Bpm (+1,5%) e Unicredit
(+0,8%), completata la vendita di 2,2 miliardi di npl, non
Intesa (-0,6%), Bper (-1%) e Mps (-1,9%). In forma i
petroliferi, da Eni (+2,4%) a Saipem (+1,3%) e all'impiantistica
di Tenaris (+1,3%), col greggio sempre in rialzo (wti +3,7%) a
70,6 dollari al barile e il brent a 74,8 dollari. Bene il lusso,
con Moncler (+3,2%) e Cucinelli (+1,3%), i semiconduttori con
Stm (+2,3%9, con entrambi i comparti che spiccano in Europa.
Tra le auto, sale Ferrari (+1,8%), piatta Stellantis
(-0,05%). In rosso i componenti come Pirelli (-1%). Giù Tim
(-2,2%), dove Luigi Gubitosi ha rimesso le deleghe al Cda, con
quella di amministratore delegato passata al presidente,
Salvatore Rossi, e l'incarico di direttore generale a Pietro
Labriola. Pesante la Juve (-6,4%), con l'inchiesta sui conti e
l'infortunio di Federico Chiesa. Male tra i farmaceutici
Diasorin (-1%), meglio Recordati (+0,2%).
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