Le Borse europee proseguono
migliorano mentre gli investitori che guardano ai nuovi focolai
di coronavirus, all'andamento dell'inflazione e la corsa delle
materie prime. Milano (+0,8%) guida i listini del Vecchio
continente con le banche, fatte eccezione per Mps (-3,4%) dopo
lo stop delle trattative con Unicredit (+0,4%). Sul fronte
valutario l'euro sul dollaro è poco mosso a 1,1621 a Londra.
L'indice d'area stoxx 600 guadagna lo 0,1%. In positivo
Londra (+0,6%), Madrid (+0,4%), Francoforte (+0,3%), piatta
Parigi (-0,01%). Avanza il comparto dell'energia (+1%), con il
prezzo del petrolio Wti a 84,52 dollari al barile e il Brent a
86,16 dollari. Prosegue stabile il prezzo del gas. Ad Amsterdam
il prezzo si attesta a 90,80 euro al Mwh. A Londra a 228,42
penny per Mmbtu, l'unità termica britannica equivalente a 28,26
metri cubi.
Vendite per i comparti dell'industria (0,7%) e
dell'informatica (-0,2%). Male anche le utility (-0,1%).
A Piazza Affari in luce le banche con Banco Bpm (+3,3%), Bper
(+1,8%), Popolare Sondrio (+2,2%) e Intesa (+1,1%) mentre è in
controtendenza Carige (-1,1%). Corre Exor (+6%), con le
indiscrezioni sulle trattative per la vendita di PartnerRe alla
francese Covea. Seduta positiva per i titoli legati al petrolio
con Saipem (+1,5%), Eni (+1,1%) e Tenaris (+0,8%).
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