Proseguono in territorio negativo
le principali Borse europee a un'ora dall'avvio delle
contrattazioni, allineandosi alla chiusura dei listini asiatici
e ai future sulla Borsa di New York, in calo frazionale. Agli
investitori non sono piaciuti i dati sul pil cinese, inferiore
alle attese e in frenata, mentre tengono banco le preoccupazioni
sull'inflazione, con il mercato che, annotano gli analisti di
Mps Capital Serices, accorcia i tempi per un rialzo dei tassi da
parte delle principali banche centrali mondiali.
Parigi cede l'1%, Milano lo 0,6%, Francoforte lo 0,4% e
Londra lo 0,2% mentre lo spread Btp-Bund si mantiene a 105 punti
base. Il petrolio continua a correre, con il wti in rialzo
dell'1,2% a 83,27 dollari e il brent che sale dello 0,8% a 85,53
dollari, mentre il gas naturale perde il 9% ad Amsterdam, a
quota 92,8 euro. In Europa vanno male i titoli
dell'abbigliamento e del lusso (-2%), che potrebbero risentire
della frenata cinese, con kering che cede il 3,3% e Lvmh il 3%
mentre tengono utilities (+0,3%) ed energia sono gli unici
settori in lieve rialzo.
A Milano Mediolanum (-5%), Unipol (-3,4%), Intesa (-3%) e
Generali (-1,9%) scontano lo stacco della cedola mentre tengono
bancari e risparmio gestito, con Banca Generali (+2,2%), Banco
Bpm (+1,8%) e Bper (+1,4%) in testa ai rialzi.
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