Inizio di settimana positivo per
Piazza Affari (+1,8%), in linea con le altre principali Borse
europee e con l'ottimismo delle contrattazioni a Wall Street,
con la prospettiva della disponibilità a breve di un terzo
vaccino negli Usa e mentre anche i Paesi europei cercano di
correre con le vaccinazioni, tra una serie di restrizioni di
movimento. In Italia intanto, in una giornata in cui l'Istat ha
riferito dati in crescita per i prezzi a febbraio, ma con il
cosiddetto carrello della spesa che rallenta, mentre sale
l'inflazione e con la pressione fiscale in aumento nel 2020 e il
Pil a -8,9%, l'indice Pmi della manifattura a febbraio sale ai
massimi dal 2018, così come quello dell'Eurozona nel suo
complesso.
A Milano, con lo spread chiuso in calo poco sopra 99 punti,
positive le banche, a partire da Unicredit (+3,5%) e Bper
(+2,8%) fino a Intesa (+1,2%), con una corsa di Mediobanca
(+3,4%). In cima al listino principale Azimut (+4,6%), Poste
(+4,5%) e tra le assicurazioni Unipol (+4,4%). Per l'industria
Leonardo (+3,9%), confermata venerdì l'avvio della procedura per
quotare Drs, Atlantia (+3,8%) dopo la bocciatura dell'offerta di
Cdp per Aspi.
Tra le auto su Stellantis (+3,6%). Meno convinti i
farmaceutici, da Diasorin (+0,9%) a Recordati (+0,7%), debole Ti
(-0,3%), male Stm (-1,7%) tra i semiconduttori. In ordine sparso
i petroliferi, con decisi guadagni per Tenaris (+2,3%), meno per
Eni (+0,8%) e perdite per Saipem (-1,9%). Sprint fuori dal
listino principale per Fidia (+10,8%).
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