Esordio di settimana piatto
(-0,08%) per la Borsa di Milano, in un clima generale
d'incertezza sul Covid 19, con lo spread a sfiorare 135 punti, e
con l'Europa intenta a discutere su Recovery Fund e Brexit,
mentre negli Usa la Corte suprema ha rimandato a dopo le
presidenziali le questioni sulle politiche migratorie di Donald
Trump. Non reagisce l'oro (-0,3%) a 1.908 dollari l'oncia.
A Piazza Affari sprint di Atlantia (+4,6%) e bene i
petroliferi, da Saipem (+2,7%9 a Tenaris (+2,1%) e Eni (+0,3%),
col greggio in rialzo (wti +0,6%) a 41,13 dollari al barile). In
forma Banca Generali (+2,4%) e Exor (+1,8%), debole Fca (-0,3%).
Male Prysmian (-2,3%) e Nexi (-1,9%). Tra le banche su Unicredit
(+0,4%) e Intesa (+0,2%), non Bper (-1,3%) nell'ultimo giorno
utile per negoziare i diritti (+1,8%) e Banco Bpm (-2,1%),
mentre sulle speculazioni di un M&A con Credit Agricole sale
Anima Holding (+6,27). In calo Mediobanca (-0,8%) nel record
date, ultimo giorno per acquistare azioni che votino
nell'assemblea del 28 ottobre. Bene Tim (+0,9%), meno Enel
(-0,7%) nell'attesa che venda prima di fine anno la quota di
Open Fiber. Vola Tiscali (+8,7%) fuori dal listino principale.
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