Chiusura in positivo (+1,1%) per la
Borsa di Milano, che ha perso smalto a fine seduta, come il
resto dell'Europa, sulla scia del calo iniziato a Wall Street.
Brillanti Poste (+3,1%), presentate innovazioni a Londra,
Atlantia (+3,1%), con l'ipotesi di scorporo di Aspi per favorire
la trattativa col Governo per le concessioni autostradali, e per
l'industria Prysmian (+3%) sull'onda della commessa in Brasile
col consorzio Libra, Buzzi Unicem (+3%) e Leonardo (+2,4%), non
Azimut (-2,7%). Bene Enel (+2,6%), Tim (+2%). Migliore del Ftse
Mib Hera (+3,2%).
In crescita Fca (+0,8%) e Ferrari (+1,1%). Giù Saipem
(-1,4%), ha tenuto Eni (+0,09%) e ha guadagnato Tenaris (+1,2%),
col greggio in calo (wti -2,9%), con perdite anche per Pirelli
(-2,5%) sulla scia del comparto nel Vecchio continente. Deboli
le banche, nonostante lo spread Btp-Bund chiuso a 156,5: in
rosso Banco Bpm (-1%) e Unicredit (-0,8%), mentre la presidente
della Bce, Christine Lagarde, ha espresso l'intenzione di
proseguire con tassi bassi.
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