Borse asiatiche in ordine sparso
dopo che l'attacco alle raffinerie saudite ha fatto volare il
prezzo del petrolio e aumentato i rischi geopolitici, come
testimoniato dal rialzo di beni rifugio quali l'oro (1,1% a
1.505 dollari l'oncia) e i Treasury americani, i cui future
salgono dello 0,3%.
Con Tokyo chiusa, Shanghai cede lo 0,08% e Shenzhen avanza
dello 0,48%, impattate anche dalla frenata della produzione
industriale cinese, cresciuta solo del 4,4% ad agosto. Seul è
salita dello 0,64% mentre Sydney è rimasta piatta (+0,06%).
Pesante, invece, Hong Kong, che tratta in calo dell'1,09%.
Le tensioni in Medio Oriente pesano sulle Borse europee
(-0,37% i future su Londra e -0,8% quelli su Francoforte) e su
New York (-0,42% il suture sull'S&P 500) mentre l'avanzata del
petrolio sostiene le valute di Paesi in cui il greggio
contribuisce in maniera rilevante all'economia, come la corona
norvegese.
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