Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Calopresti, una favola sugli 'ultimi' di ieri e oggi

Calopresti, una favola sugli 'ultimi' di ieri e oggi

In sala Aspromonte con Bruni Tedeschi, Fonte e Rubini

ROMA, 19 novembre 2019, 12:04

Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

 'Aspromonte La terra degli ultimi' di Mimmo Calopresti - già al Taormina Film Fest e in sala con Italian International Film dal 21 novembre - si svolge negli anni Cinquanta ad Africo, luogo di una povertà estrema, inferno di miseria e abbandono nell'inferno stesso della Calabria di quegli anni.
    Tratto dall'opera letteraria di Pietro Criaco, 'Via dall'Aspromonte' (Rubettino Editore), il film racconta di questo paesino arroccato sulla valle e non collegato da nessuna strada in cui una sera l'ennesima donna muore di parto perché il dottore non arriva. Gli uomini sono ormai esasperati e vanno così a protestare dal sindaco per avere un medico condotto, ma c'è chi, come Peppe (Francesco Colella), pensa bene di ribellarsi e coinvolgere tutti i paesani, gli africoti, nella costruzione di una strada. In questa impresa, che aprirebbe finalmente Africo al mondo, verranno coinvolti anche quei bambini ai quali Giulia (Valeria Bruni Tedeschi), la nuova maestra elementare che viene da Como, vuole insegnare l'italiano. Ma c'è anche chi, come Don Totò (Sergio Rubini), brigante della zona e rappresentante di una sorta di proto ndrangheta, non vuole affatto che questo paese diventi 'italiano'. "Quando ho cominciato a girare, il tema mi sembrava lontano dall'oggi, ma poi mi sono accorto che i problemi sono sempre gli stessi al Sud, come dappertutto, e che Africo potrebbe essere la capitale del mondo. Insomma gli 'ultimi' c'erano allora e ci sono oggi e penso in questo momento agli operai dell'Ilva". Il film, prodotto da Italian International Film con Rai Cinema e scritto da Calopresti con Monica Zapelli, già autrice de 'I cento Passi', con la collaborazione di Fulvio Lucisano che nel film fa un cameo nel finale, per Marcello Fonte, ovvero il 'poeta', paesano colto e curioso "dimostra che non bisogna mai smettere di sognare e anche di realizzare i propri sogni".
    Valeria Bruni Tedeschi si identifica totalmente nel personaggio di Giulia, maestrina infelice."Quando si tratta di infelicità ci sguazzo come un pesce nell'acqua. E poi fare la maestra - aggiunge l'attrice - è stato in qualche modo il mio primo vero lavoro. La facevo sempre quando giocavo con le mie bambole da ragazzina". Infine Sergio Rubini: "Non c'è che dire: 'Aspromonte' è un film molto attuale. Ora che va di moda alzare i muri qui, al contrario, c'è chi pensa di aprire una strada. E poi - conclude - adoro fare il cattivo forse perché non avrei mai il coraggio di esserlo davvero".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza