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Widows, le vedove rapinatrici di McQueen

Widows, le vedove rapinatrici di McQueen

Heist movie in sala da 15/11. Nel cast Davis, Rodriguez, Farrell

ROMA, 09 novembre 2018, 10:10

Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A 13 anni, il londinese Steve McQueen, diventato da adulto un artista visuale di fama internazionale e regista, fra gli altri, del film premio Oscar '12 anni schiavo' si era appassionato a una serie tv anni '80, Widows, scritta dalla grande giallista e ideatrice di fiction Lynda La Plante (Prime suspect) su una banda di vedove di criminali, formatasi dopo la morte dei loro mariti, per realizzare una spettacolare rapina. Una storia che il cineasta, anche autore della sceneggiatura insieme a una nuova stella della scrittura noir, Gillian Flynn (Gone Girl Sharp Objects), porta dalla Londra degli anni '80 nella Chicago di oggi, fra corruzione e tensioni razziali, nel suo heist movie (film su una rapina) Widows - Eredità criminale, con uno spettacolare cast che comprende Viola Davis, Elizabeth Debicki, Michelle Rodriguez, una giovane stella del teatro britannico, Cynthia Erivo, Liam Neeson, Colin Farrell, Robert Duvall, Brian Tyree Henry e Daniel Kaluuya. Il film, in uscita in Gran Bretagna questo weekend, e nelle sale italiane dal 15 novembre con 20th Century Fox (un giorno prima del debutto in Usa), ha esordito con recensioni entusiastiche a Toronto ed ha aperto il London Film Festival.
    "Mi immedesimavo nella storia di Widows - ha spiegato il regista - parlava di donne che venivano costantemente sottovalutate, che non venivano considerate capaci di nulla. In quel periodo, da ragazzino nero, subivo lo stesso trattamento a scuola. Vederle reagire e compiere qualcosa di impensabile grazie alle proprie capacità ha avuto un profondo effetto su di me". In una storia nella quale il ritmo sempre alto si sposa con ritratti profondi dei personaggi, lo spostamento della trama in una metropoli ricca di contraddizioni come Chicago condisce il percorso delle protagoniste con continui richiami all'attualità, dai temi del #metoo, a un razzismo latente, a una classe politica senza ideali. A guidare il gruppo è Veronica (Viola Davis), vedova del capobanda Harry (Liam Neeson). La donna, già provata dalla scomparsa repentina del figlio, si ritrova in una lotta per la propria vita. Infatti Harry aveva rubato nell'ultimo colpo finito male, 2 milioni di dollari, al capo gang locale, Jamal Manning (Brian Tyree Henry), novello candidato alle elezioni del distretto, che ora rivuole indietro i suoi soldi. L'unico modo che la donna ha per procurarseli è realizzare l'ultimo furto progettato dal marito, ma le serve l'aiuto delle altre 'vedove': Linda (Rodriguez), mamma di due bambini rimasta senza mezzi e Alice (l'emergente e carismatica Debicki), che dopo la morte del marito violento, sogna di costruirsi una vita libera. Si aggiunge al gruppo Belle (Erivo), madre single che si barcamena fra più lavori. La preparazione del colpo va avanti fra sorprese, tradimenti, violenze, colpi di scena e corruzione legata anche all'altro candidato alle elezioni, Jack Mulligan (Farrell). "Mi piace interpretare personaggi che ribaltano la visione degli altri su di loro, come nella vita mi piace sorprendere chi mi sottovaluta - ha detto Viola Davis a Toronto -. E' quando ti trovi in terribili circostanze che scopri realmente di cosa sei fatto, come succede alle donne del film. Questa storia rappresenta anche una metafora molto efficace sui cambiamenti. Le persone cambiano quando sono costrette, come capita alle protagoniste che devono prendere il controllo della propria vita".
   

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