E' Gabriele Mainetti, regista di
"Lo chiamavano Jeeg Robot" (sette statuette ai David di
Donatello nel 2016) a firmare il nuovo spot del Mulino Bianco,
il brand dei prodotti da forno che compie 45 anni e si regala
una nuova campagna d'autore. A cinque anni dal successo del film
con Claudio Santamaria nei panni del ladruncolo che beve
sostanze radioattive nel Tevere risvegliandosi il giorno dopo
con la forza di un supereroe, e prima di tornare al cinema con
Freaks Out, il 22 ottobre prossimo, Mainetti si dedica alla
televisione. Il regista ha firmato il nuovo video del marchio
iconico del Gruppo Barilla (758 mln di euro di fatturato),
accompagnato dalle note di My Favorite Things di Tutti Insieme
appassionatamente: un invito alle persone a non smettere di
cercare la felicità, ispirandosi alle "cose buone che ci rendono
felici".
Il lancio della campagna, che segna una nuova tappa della
storia della comunicazione del marchio (che dal 2012 ha avuto
come protagonista Antonio Banderas) è l'occasione per
presentare i piani di sviluppo di Mulino Bianco, che punta a
raggiungere entro il 2020 l'obiettivo di utilizzare confezioni
riciclabili per il 100% dei suoi prodotti ed estenderà a tutti i
suoi biscotti la Carta del Mulino, disciplinare di coltivazione
sostenibile del grano tenero redatto insieme al Wwf.
Mulino Bianco annuncia inoltre la decisione di devolvere alla
Croce Rossa Italiana una quantità di prodotto sufficiente a
garantire 1 milione di colazioni alle persone in difficoltà. E
le colazioni donate sono destinate ad aumentare, viene
sottolineato, grazie ad un appello che la marca ha lanciato ai
suoi consumatori attivi sulla piattaforma Nelmulinochevorrei.
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