"Nessuno è indispensabile, però
talvolta capita che persone utili e capaci, oltreché oneste, si
trovino al posto giusto. È questo il caso del maestro Alessandro
Galoppini, già direttore dell'area artistica del Teatro Regio di
Torino, a cui per ragioni di formalità contrattuale non viene
ora rinnovato il rapporto di collaborazione". Così i lavoratori
del Regio di Torino in una lettera aperta al nuovo
sovrintendente Sebastian Schwarz.
Le maestranze, nel documento, osservano che "i processi
decisionali di questi giorni riguardo alla direzione dell'area
artistica e alla direzione di produzione non l'hanno visto
coinvolto nonostante il Sovrintendente, secondo la legge, sia
l'organo di gestione del Teatro e quindi abbia piena titolarità
nella scelta dei propri collaboratori".
Secondo i firmatari, oltre 200 su un totale di 300 contattati
uno ad uno benché in ferie, "le vie formali per risolvere la
questione si possono trovare, un professionista e una persona
del valore del Maestro Galoppini difficilmente".
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