"Alzi la mano chi di voi non è nato
a Milano": sono poche le mani che restano in basso a questa
richiesta di Geppi Cucciari dal palco dello show in piazza Duomo
che Roberto Bolle, a conclusione della seconda edizione di
OnDance, ha voluto regalare alla sua città d'elezione, quella
dove è diventato ciò che voleva essere, ovvero il ballerino più
famoso al mondo. E di un tributo a Milano si è trattato, alla
Milano capace di accogliere e di far crescere: con Roberto
Vecchioni, milanese nato da genitori napoletani, Mahmood, altro
milanese con mamma sarda e papà egiziano e Geppi Cucciari a
condurre. Bolle ha danzato con i ballerini della Scala, ha
volteggiato nel tango, mentre Vecchioni cantava Luci a San Siro,
ha lasciato spazio a swing e hip hop, si è dato al musical con
Serena Rossi in La, La, Land. Ma il tempo è passato così veloce
che Roberto Bolle ha dovuto salutare il pubblico, tagliando gli
ultimi pezzi previsti. Almeno per quest'anno, perché l'obiettivo
è tornare con una nuova edizione nel 2020.
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