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Tatangelo, racconto l'amore, non solo il mio

Al Festival con Le nostre anime di notte, "ogni volta è diverso"

ROMA - "Sono cambiata, è cambiato tutto intorno a me. E mi sono rimessa in gioco. Ringrazio tutto quello che mi è successo, da quando ragazzina mio padre mi spediva a vendere le ciambelle fino a oggi. Gioie e dolori compresi". Anna Tatangelo non è più l'adolescente, a suo dire "incosciente", che a 15 anni salì per la prima volta sul palco dell'Ariston vincendo tra le Nuove Proposte: a 32 anni fa i conti con una vita passata sotto i riflettori, con un amore - quello con Gigi D'Alessio - finito e ora rinato, con una nuova se stessa. "Sì, c'è un'Anna nuova. Ho passato la vita a pensare al domani. Ora ho iniziato a godermi il presente".

Si ripresenta al Festival, per l'ottava volta, con Le nostre anime di notte, una ballad firmata da Lorenzo Vizzini che sembra raccontare una ritrovata serenità e una ritrovata pace familiare, dopo un periodo di separazione. "E' la storia di una coppia che dopo incomprensioni e frasi non dette si ritrova. Non è dedicata a Gigi, e non è un problema mio se qualcuno lo pensa, e non è nata dal mio momento personale, io sono solo un'interprete, ma di certo l'ho sentita fin da subito molto vicina. E non è un caso che sia arrivata quando il disco al quale stavo lavorando era quasi chiuso. E' stata una folgorazione".

L'album in questione è La fortuna sia con me (in uscita l'8 febbraio per GGD Srl/Sony Music), un titolo ben augurante che esprime proprio il nuovo mood della cantante di Sora, rimessasi in pista. Un lavoro (a 4 anni da Libera, con autori, tra cui Giovanni Caccamo e Giuseppe Anastasi, arrangiatori, produttori nuovi, in seguito alla iniziale rottura con D'Alessio) che ruota intorno all'amore e alle sue tante sfumature. "Come se chi ha scritto per me mi avesse spiato. Ma in realtà sono le esperienze di tutti, come discutere, litigare, far pace. Certo è che ha fotografato bene un periodo della mia vita".

Un disco più intimo e intimista perché "stavolta ho voluto raccontarmi come ragazza, come donna, come mamma. La mia vita è stata data in pasto a tutti, ma io ho sempre voluto nascondermi, ho sempre parlato poco di me. Ora ho trovato il momento e il tempo giusto per farlo a modo mio". Nel disco è inserita anche Ragazza di periferia, la canzone cult di Anna Tatangelo riproposta in autunno nella versione con Achille Lauro e Boss Doms, anche loro in gara all'Ariston. "Che bello ritrovarli lì: neanche se l'avessimo studiato a tavolino, si sarebbe incastrato tutto così bene", dice ricordando come il brano, presentato al festival del 2005, sia una sorta di "carta d'identità" per lei. Ma all'ottavo festival cosa ci aspetta da Sanremo? "E' la casa della musica e non ci puoi stancare di esserci. E ogni volta è un'emozione diversa. Ogni Sanremo è una storia a sé. Chissà come sarà questo che arriva... cercherò di viverlo più serenamente possibile", aggiunge dicendosi pienamente d'accordo anche con la scelta del direttore artistico di dare ai giovani uno spazio diverso a dicembre e di lasciare in gara un'unica categoria di Big. Per la serata dei duetti ha scelto di farsi accompagnare da Syria. E alla domanda se anche Gigi arriverà in Riviera per fare il tifo, Anna glissa: "Non lo so, ma non credo".

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