(di Patrizia Vacalebri)
Sylvio Giardina presenta le sue
creazioni con Dark Celebration, un evento a metà tra la sfilata
e la performance teatrale. Sono 12 look che costituiscono i
primi esemplari della nuova collezione di haute couture per la
primavera/estate. Le modelle compiono alcune movenze
apparentemente casuali, per enfatizzare gli abiti che stanno
indossando e renderli dinamici. Esprimo sensualità sebbene
indossino giacche dai tagli rigorosi. Tute con pantaloni lunghi
o corte con mini shorts, abiti e tubini sono scolpiti nei tagli
enfatizzati dal colore nero assoluto.
Sylvio Giardina è nato a Parigi ma ha origini siciliane.
Dopo aver completato gli studi presso l'Accademia di Costume e
di Moda di Roma inizia a lavorare presso la maison Fernanda
Gattinoni dove, accanto alla grande couturier, apprende le fasi
della progettazione e della realizzazione della haute couture.
E' stato uno dei fondatori del marchio Grimaldi Giardina e dopo
12 anni ha intrapreso una nuova avventura con il brand eponimo
Sylvio Giardina. Valori fondanti del suo stile sono la
sartorialità, la tradizione, l'innovazione abbinati ad una
continua ricerca e alla sperimentazione. Una strategia basata
sulla complementarietà di elementi eterogenei: esclusività e
portabilità, tagli virtuosi e costruzioni geometriche, texture
preziose e dettagli minuziosi celebrano la silhouette femminile
in chiave sartorial-chic, sia nel caso di creazioni di alta moda
che nel caso del prêt a porter, dando vita a prodotti
demi-couture. Il processo di ricerca che accompagna Sylvio
Giardina nello sviluppo delle proprie collezioni è sempre
parallelamente affiancato dalla concezione di un lavoro
installativo attraverso il quale lo stilista esprime la
controparte artistica che sottende intimamente la fase creativa
della progettazione, quindi le ispirazioni e le visioni che
muovono ogni suo nuovo progetto. Si tratta di una qualità
propria della sua ascensione verso l'arte. Una consuetudine
imprescindibile che ha trovato espressione, ad esempio, nei
progetti multimediali "Crochet de Lunèville - Studio in fugato
per otto ricamatrici e telaio amplificato" presentato a Roma nel
2011 e "Narrative Bodies" concepito per la Paris Fashion Week
2014.
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