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Il poeta d'oro Giuliano Scabia raccontato da Massimo Marino

Il poeta d'oro Giuliano Scabia raccontato da Massimo Marino

Nelle librerie e online il volume sullo scrittore e drammaturgo

BOLOGNA, 26 ottobre 2022, 13:25

Redazione ANSA

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Chi era Giuliano Scabia? Che cosa è il suo Gran teatro immaginario? Lo spiega benissimo il saggista e critico teatrale bolognese Massimo Marino, allievo proprio di Scabia, nel libro "Il poeta d'oro" da poco pubblicato da La casa Usher, che ricostruisce la storia e le opere del poeta padovano scomparso poco più di un anno fa a Firenze a 86 anni.
    Drammaturgo, regista, attore, pedagogo, romanziere e affabulatore, Giuliano Scabia è stato soprattutto un poeta: "Cercava di decifrare la lingua, - spiega Massimo Marino - le lingue dei nostri tempi confusi, di scavarle e portarle a consapevolezza. Lo ha fatto trascrivendo in poesia per musicisti come Luigi Nono agli inizi degli anni Sessanta il mondo dell'alienazione e dello sfruttamento della fabbrica; mettendo a punto testi teatrali come sguardo profondo sulla nostra società e su come cambiarla; inventando azioni a partecipazione, con abitanti di quartieri periferici e di paesini, con studenti, con i 'matti', in mille situazioni". In 248 pagine ricche di illustrazioni (28 euro, il prezzo), "Il poeta d'oro" racconta la storia e le opere di Scabia, restituendo una figura complessa ma risplendente nel panorama culturale e artistico italiano, in viaggio continuo nelle trasformazioni della lingua e della società. All'interno delle esperienze condotte a Trieste da Franco Basaglia nel 1973, Scabia ha costruito con altri artisti, con medici, infermieri e pazienti, quel grande animale azzurro di cartapesta, Marco Cavallo, simbolo della liberazione dall'oppressione manicomiale, contribuendo al processo che portò alla Legge 180 e alla chiusura degli ospedali psichiatrici.
    Proprio in questi giorni Marco Cavallo è purtroppo al centro di polemiche per lo sfratto ricevuto dal sindaco leghista di Muggia, comune alle porte di Trieste dove è custodito, che lo considera un "ingombro". Il volume di Massimo Marino non trascura, naturalmente, l'altra fondamentale figura di Scabia, quella del docente, insegnante per più di trent'anni al Dams di Bologna.
   

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