Quasi 8 italiani su dieci hanno
bisogno di poesia per affrontare la vita. Tutti abbiamo
necessità di avere attenzioni e le parole diventano così
fondamentali al pari degli abbracci, dei baci e delle carezze.
E' il 77% degli italiani a manifestare questa esigenza.
Questa fotografia viene fuori da uno studio di Libreriamo
(https://libreriamo.it), attraverso il monitoraggio e l'analisi
di circa sei mesi di oltre 10 mila interazioni di italiani sulla
rete e sui social, presentato in occasione dell'uscita del
libro 'Parlare in Versi' (Newton Compton), scritto e curato da
Saro Trovato, sociologo e fondatore della media-community
italiana, dedicata alla promozione dei libri, della lettura e
della cultura, in generale.
Secondo la ricerca, il logorio del linguaggio contemporaneo
imposto da telefonini, internet e social fa percepire le
relazioni più povere (53%), banali (52%), brutte (49%), volgari
(47%), violente (45%), senza emozioni (44%) prive di contenuto
(41%). Il linguaggio appare come più incomprensibile (39%),
contratto e pieno di simboli (38%), sintetico ed essenziale
(35%).
"La poesia è vita e la vita ha bisogno di poesia. Le parole sono
importanti perché creano relazione. La mancanza di parole
adeguate da donare a chi ci sta vicino, genera inevitabilmente
distacco, rottura, crisi" dice Trovato.
Lo studio di Libreriamo mostra che il 63% degli italiani va alla
ricerca di frasi e versi per cercare di conquistare gli altri.
Un uso funzionale che purtroppo non genera un effettivo
arricchimento culturale. Il verso taglia-incolla (57% di chi
utilizza frasi e versi) non offre spazio all'approfondimento: si
utilizza la frase senza nessuna dimostrazione di conoscere
autore e contesto autoriale. Il 22% degli italiani che ha
utilizzato i versi nelle loro interazioni ha dimostrato totale
conoscenza sull'origine del verso. Il 17% delle interazioni
segnala manifesti errori sull'origine del verso utilizzato:
autore, titolo, data di pubblicazione, altro.
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