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All'asta la biblioteca perduta delle Brontë

Libri

All'asta la biblioteca perduta delle Brontë

Manoscritti e preziosità, da Sotheby's a luglio stime milionarie

NEW YORK, 25 maggio 2021, 17:24

di Alessandra Baldini

ANSACheck

All 'asta la biblioteca perduta delle Bronte - RIPRODUZIONE RISERVATA

All 	'asta la biblioteca perduta delle Bronte - RIPRODUZIONE RISERVATA
All 'asta la biblioteca perduta delle Bronte - RIPRODUZIONE RISERVATA

Riemerge dall'oblio la biblioteca perduta delle sorelle Brontë e la stima per manoscritti e volumi offerti da Sotheby's è da milioni di dollari. Il tesoretto di carte sta intanto facendo il giro del mondo in vista dell'asta londinese di luglio e dal 5 al 9 giugno i bibliofili newyorchesi potranno ammirare nella sede di Sotheby's di York Avenue pezzi preziosissimi tra cui un manoscritto di 31 poesie di Emily con annotazioni a matita della sorella Charlotte: stima della vigilia tra 1,3 e 1,8 milioni di dollari.
    Le carte Brontë, che saranno disperse online dal 2 al 13 luglio, fanno parte della Biblioteca Honresfield, la collezione privata di William e Alfred Law, due industriali inglesi di epoca Vittoriana, sparita dagli occhi del pubblico alla fine degli Anni Trenta. Ne fanno parte oltre 500 tra manoscritti, lettere e rarissime prime edizioni di autori canonici della letteratura britannica, da Walter Scott a Robert Burns e, oltre le Brontë, Jane Austen. I materiali autografi delle Brontë sono eccezionalmente rari e ben poco è apparso prima d'ora all'asta: nel 2011 un mini-libro creato dall'allora 14enne Charlotte scatenò una battaglia tra collezionisti che fecero salire il prezzo finale a oltre un milione di dollari. Stavolta Sotheby's offre anche la miglior copia del capolavoro di Emily, "Cime Tempestose" mai apparsa in un decennio sul mercato: è una prima edizione con la copertina di tessuto originale dedicata dal reverendo Patrick Brontë, il padre delle sorelle, alla governante della famiglia, Martha Brown. Altri tesori includono la copia di famiglia annotata della "Storia degli Uccelli Britannici" di Thomas Bewick, il libro di cui Charlotte parla all'inizio di "Jane Eyre". Libri e manoscritti trasportano nel tempo nel vicariato di Haworth nello Yorkshire dove le sorelle, rimaste orfane di madre, trascorrevano il tempo studiando, leggendo, dipingendo e facendo lunghe passeggiate nella brughiera. "Sono rimasta senza fiato", ha detto al "New York Times", Claire Harman, autrice di una biografia di Charlotte. I cimeli delle Brontë sono estremamente rari. All'asta da Sotheby's saranno anche pagine di diario che Emily e Anne si scrissero per i reciproci compleanni.
    Solo due lettere di Emily sono sopravvissute, il che rende ancor più preziosa la raccolta delle 31 poesie, datata febbraio 1844, che non solo conserva la sua scrittura ma ebbe un ruolo chiave nella carriera letteraria delle sorelle: Emily aveva scritto i versi in segreto senza intenzione di pubblicarli, ma nel 1845 Charlotte li trovò per caso e convinse la sorella a includerli in un volumetto di poesie autofinanziato per il quale le tre Brontë usarono pseudonimi maschili. La biblioteca Hornesfield ha visto la luce a pochi chilometri dal vicariato di Haworth, oggi un museo dedicato alla famiglia. I Law avevano acquistato il nucleo principale direttamente dal vedovo di Charlotte, il curato Arthur Bell Nichols. Dopo la scomparsa dei fratelli, la collezione passò al nipote Alfred, morto il quale nel 1939 la raccolta non è stata più visibile in pubblico.
   

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