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Mediaset e il cinema italiano, grandi autori e film di costume

Mediaset e il cinema italiano, grandi autori e film di costume

Pier Silvio Berlusconi, in un libro la nostra storia

ROMA, 21 dicembre 2022, 19:11

Redazione ANSA

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 Mediaset ha finanziato e prodotto in assoluto più film in Italia: circa 600 titoli, tra i quali rientrano grandi successi popolari che hanno fatto la storia del nostro cinema. Fin dai tempi di Reteitalia e Penta, fino ad arrivare a Medusa, Mediaset ha investito con impegno e passione nel cinema. Ora da Mondadori esce un volume che racconta la storia di questo impegno. "Con questo lavoro - ha scritto Pier Silvio Berlusconi nella prefazione - abbiamo voluto ricostruire non solo il contributo fondamentale di Mediaset al finanziamento e al successo del cinema italiano, ma anche indagare il peso che i film da noi prodotti hanno avuto sulla società italiana, sul suo immaginario e sullo sviluppo dell'industria cinematografica nazionale".
    E', si osserva, una storia talmente poco nota - sia al grande pubblico che alle élite politico-imprenditoriali - da risultare quasi 'alternativa' rispetto alle narrazioni canoniche sugli ultimi quarant'anni di cinema italiano. Una storia che tiene insieme il cinema dei grandi maestri, vecchi e nuovi, con il cinema di genere e quello di cassetta. "In Reteitalia, abbiamo ritrovato alcune schegge di memoria collettiva ultra-pop come L'allenatore nel pallone, fenomeni di costume che hanno caratterizzato un'epoca come Sposerò Simon Le Bon, la nascita di un certo nuovo divismo anni Ottanta con film come Via Montenapoleone o I miei primi quarant'anni. Ci siamo imbattuti in autentiche sorprese come Nanni Moretti, Abel Ferrara e maestri classici del cinema italiano come Risi, Lattuada e Rosi.
    Seguendo questo filo siamo arrivati all'avventura di Penta, con Mario e Vittorio Cecchi Gori, che per un lustro ha sfornato tanti successi e vinto un Oscar con Salvatores. E da lì a Medusa, con la nascita di un nuovo cinema popolare: da Pieraccioni ad Aldo, Giovanni e Giacomo, da Ficarra e Picone a Checco Zalone. Ma Medusa ha dato spazio anche alle opere di grandi autori: Bernardo Bertolucci, Ettore Scola, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni, Dario Argento". E ha accompagnato i primi passi di nuovi registi destinati a fare grande il cinema italiano nel mondo: Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Emanuele Crialese, Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Paolo Genovese. Un lavoro di analisi e ricerca, coordinato da Gianni Canova (Rettore dell'Università IULM) e Rocco Moccagatta, al quale hanno collaborato Enrico Vanzina, Giuseppe Tornatore, Maurizio Nichetti, Paolo Mereghetti, Marco Giusti, Alberto Pezzotta e molti altri eminenti critici, accademici e storici italiani. Con l'aiuto delle testimonianze di produttori, registi e addetti ai lavori, gli autori dello studio sono riusciti a ricostruire non solo le tappe di questa lunga storia e i profili dei protagonisti, ma anche gli impatti di questo enorme catalogo cinematografico sulla società italiana e sul suo immaginario.

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