L'incredibile storia vera di Emiliano
Malagoli, pilota di motociclismo paralimpico e primo italiano ad
aver partecipato alla Maratona di New York con protesi, diventa
un libro e un film.
Edito da Paesi Edizioni, Continua a correre (pp. 128 - 15,00
euro) ripercorre la storia di riscatto di Emiliano, classe 1975,
che ha affrontato l'improvvisa disabilità come un'opportunità.
E' il 2011 quando un grave incidente stradale stravolge la sua
vita: la gamba destra deve essere amputata e la sinistra rimane
seriamente compromessa. Ciò nonostante, dopo soli 400 giorni,
torna in pista a gareggiare al Mugello. Emiliano diventa così un
esempio di forza di volontà e nel 2013 fonda l'associazione
Di.Di. Diversamente Disabili, con la quale rimette in sella più
di 350 ragazzi, organizza le prima gare al mondo di motociclismo
paralimpico (che approdano presto nella MotoGP e nella World
Superbike) e diventa testimonial per BMW Motorrad Italia. Fino
alla sua ultima sfida, a novembre scorso, con la maratona di New
York. Ma la sua storia ha ispirato anche "50.000 passi",
docufilm diretto da Michelangelo Gratton, che sarà presentato il
10 luglio all'Arena Palma di Trevignano Romano (RM).
Protagonista con lui, la cantante e atleta Annalisa Minetti,
compagna di allenamento in vista di New York e, per lei, delle
paralimpiadi di Tokyo.
"La maratona - spiega Malagoli - descrive la mia vita: i momenti
difficili, le prove da superare. Ho deciso di affrontare questa
impresa per chi, come me, almeno una volta ha detto 'non posso
farcela'". "Abbiamo scelto da subito di non rimanere disabili ma
diventare specialmente abili - aggiunge la Minetti - Insieme
lottiamo ogni giorno, affinché la gente si possa abituare al
concetto di diversità, come ricchezza e non come limite." Con
loro sullo schermo, il responsabile Bridgestone Moto per il Sud
Est Europa, Claudio Comigni, e Chiara Valentini, compagna di
Emiliano.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA