(ANSA) - ROMA, 26 GEN - VALERIO DE GIOIA E ADRIANA
PANNITTERI, 'IN NOME DEL POPOLO TELEVISIVO. DA COGNE AI GIORNI
NOSTRI' (VALLECCHI, PP 204, EURO 16.00). A 20 anni dal delitto
di Cogne, Il magistrato Valerio de Gioia e la giornalista del
Tg1 Adriana Pannitteri propongono una approfondita analisi dei
casi mediatici più importanti di questi ultimi 20 anni nel libro
'In nome del popolo televisivo. Da Cogne ai giorni nostri' che
esce il 27 gennaio per Vallecchi con la prefazione di Massimo
Bernardini e la postfazione di Klaus Davi.
Il 30 gennaio del 2002 veniva trovato il corpo massacrato del
piccolo Samuele in una villetta di Cogne, frazione di Montroz,
in Valle d'Aosta. Per quel delitto atroce, che tenne l'Italia in
apprensione anche per l'esorbitante attenzione massmediatica,
finirà in carcere la madre, Annamaria Franzoni. E da quel
momento il paesino montano di Cogne diventerà uno dei troppi
luoghi della toponomastica italiana con delitti e violenze di
cui si discute nei talk show ad ogni ora e su ogni rete. Niente
sarà più come prima e il popolo dei salotti televisivi si
approprierà di un linguaggio che prima era solo delle aule di
tribunale. Il caso Yara, il caso Parolisi, il caso Vannini e via
di seguito.
Valerio de Gioia, autore di oltre 200 libri, attualmente giudice
presso la prima sezione penale del Tribunale di Roma e Adriana
Pannitteri, che lavora al Tg1 dal 1997 e ha pubblicato diversi
libri su tematiche sociali e sul tema del femminicidio,
raccontano 'In nome del popolo televisivo', in modo chiaro e
senza sconti, la deriva mediatica che sembra ormai entrata a far
parte del nostro costume nazionale, come e più che in altri
Paesi. (ANSA).
In nome del popolo televisivo, casi mediatici ultimi 20 anni
Libro di Valerio de Gioia e Adriana Pannitteri esce 27 gennaio
