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Cercas, non capisco perché uomini uccidano le donne

Cercas, non capisco perché uomini uccidano le donne

Scrittore: 'Vergognoso ci sia lotta politica in fase pandemia'

TRIESTE, 25 novembre 2020, 18:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il suo italiano è fluente, non c'è il pericolo di incomprensioni, dunque alla richiesta di un commento sulla giornata contro la violenza sulle donne, la risposta non può essere equivocabile: "Non voglio dire cosa farei agli uomini che ammazzano le donne, io sono un femminista radicale, assolutamente totale". Lo scrittore e saggista spagnolo Javier Cercas lo dice con quel tono sempre affabile e divertito ma la determinazione è totale: divento "aggressivo femminista" se chiamato a intervenire sul fenomeno, è "incredibile che gli uomini ammazzino le donne".
    Cercas parla di un "orrore assoluto", "non ho parole per la vergogna e l'orrore che mi provoca".
    E' un fenomeno trasversale: "inizialmente pensavo che "scaturisse da un certo machismo tipicamente spagnolo, ma non è vero: anche nei civilizzatissimi paesi del Nord Europa si commettono violenze contro le donne, anzi lì forse il fenomeno è ancora più forte. Non è una questione del Sud, ma è universale; esiste tra i ricchi e tra i poveri, in tutti i Paesi. La lotta per l'uguaglianza fra donne e uomini è la causa più giusta dopo gli sforzi per la tutela del mondo". E quando si intrattiene sul coté femminile del mondo parla delle "nostre donne, indifese, più deboli fisicamente". Proprio per questo, "commettere violenza su di loro è un atto di viltà incredibile".
    Immancabile, il riferimento letterario: in passato aveva immaginato che "don Chisciotte ammazzerebbe tutti questi uomini che ammazzano le donne".
    Da femminista convinto, se è positivo che si manifesti e ci sia attenzione mediatica, "è importante che il movimento femminista non faccia errori, che una buona causa diventi una causa cattiva".
    Non trova che il Covid poteva essere l'occasione perché l'umanità facesse fronte in modo unito al male? "È una vergogna.
    In Spagna i partiti politici sono ancora in lotta tra loro.
    Avrebbe dovuto esserci un'urgenza universale, un'unità di tutti gli esseri umani. Non c'è all'interno dei Paesi né tra gli Stati, nella Ue né nel resto del mondo". E tuttavia, questo non gli impedisce di lavorare: "L'anno prossimo si pubblicherà un romanzo in Italia e in Spagna, è in pratica la seconda parte di Terra Alta".
   

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