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Cacciari, crisi sociale può essere gravissima

Cacciari, crisi sociale può essere gravissima

Filosofo, se così fino a luglio gente si lancerà dal balcone

ROMA, 27 marzo 2020, 20:35

Redazione ANSA

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(di Mauretta Capuano) L'emergenza sanitaria è prioritaria, ma cresce l'allarme sociale con migliaia di famiglie allo stremo. E di questo "è essenzialmente preoccupato" Massimo Cacciari. "Perchè dall'epidemia se ne esce, prima o poi, ma possiamo precipitare in una crisi economica con riscontri sociali gravissimi" dice all'ANSA Cacciari. "Fino a Pasqua le cose possono restare sotto traccia ma poi siamo destinati ad esplodere. Bisogna dare garanzie concrete e certezze in cifre e tempi al massimo numero di persone. E' una manovra d'emergenza che non potrà essere inferiore ai 100 miliardi per avere qualche effetto" spiega il filosofo, ex sindaco di Venezia.
    "Ci sono famiglie senza reddito, piccoli artigiani, piccoli imprenditori. I provvedimenti del governo tardano e non se ne comprende la modalità. Si interviene sulla cassa integrazione e va bene, ma riguarda una categoria di lavoratori . Sul totale dell'occupazione il settore secondario è il 10%. E tutto il popolo delle partite Iva, cosa fa? Non si può andare avanti così. Ho tantissimi amici che piangono disperati. La situazione diventa tragica" sottolinea Cacciari.
    Nella pandemia che stiamo vivendo è chiaro, afferma il filosofo che "la priorità è salvare le persone, ma ci vorrebbe una comunicazione un pò meno basata sull'emergenza sanitaria.
    Bisognerebbe tranquillizzare la gente sugli interventi economici" che, non nasconde, "sono difficili da quantificare.
    Ci vorrebbero centinaia di miliardi. Una cifra inavvicinabile rispetto alle misure che può mettere in campo lo Stato anche ammettendo che venga aiutato dall'Europa. Bisogna fare di tutto per tornare presto a lavorare, bisogna fare ogni sforzo. Non si può andare avanti così fino a luglio, la gente si butterà dalla finestra, in casa cominceranno ad esserci omicidi".
    Quello che serve secondo Cacciari sono "prospettive più rassicuranti. Bisogna fare uno sforzo, mentre i messaggi sono sull'emergenza sanitaria e sempre drammatizzanti. Anche i dati che danno ogni giorno sulle morti, senza nessun cinismo, andrebbero forniti in modo più corretto, scientifico. E' chiaro che la percentuale dei malati viene contata su quelli che sono stati verificati con il tampone, ma la cifra dei contagiati è molto alta. E' una questione scientifica e non lo dico per minimizzare. Non è la stessa cosa se muore un mio amico a 60 anni in perfetta forma o un altro mio amico, per cui ho molto sofferto, Vittorio Gregotti, che aveva più di 90 anni e stava male da due. Molto interessante è la differenza tra uomini e donne. Bisogna informare bene, dire agli italiani ' facciamo uno sforzo, seppelliamoci , perchè se fate così ne usciremo prima'".
    Ma ci sono stati degli errori all'inizio che ci hanno portato in questa situazione? "C'è stato un ritardo nel dire le cose in Cina. Non siamo stati avvisati per tempo. Si sperava fosse una grave influenza, è chiaro. Non mi sento di tirare la croce sul governo. Non si poteva chiudere tutto subito, guarda gli altri paesi cosa stanno facendo" dice Cacciari. E l'Europa come si sta comportando? "Speriamo che sia la volta buona che capiscono quello che Mario Draghi sta predicando dalla crisi del 2007-2008. Devono fare gli Eurobond per la ricostruzione di tutto. Se i tedeschi e i paesi del nord non lo capiscono l'Europa morirà definitivamente. E saranno riusciti a dare ragione ai sovranisti che non staranno bene neppure loro .
    Sarà una sconfitta generale dell'Europa. Ognuno è fabbro delle sue fortune e delle sue sciagure" afferma il filosofo.
   

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