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Cinema: ultima opera regista Coda ispirata a vita di Welby

Cinema

Cinema: ultima opera regista Coda ispirata a vita di Welby

La storia tra biografia e diritto a suicidio assistito

CAGLIARI, 23 novembre 2021, 10:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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È ispirato alla figura di Piergiorgio Welby, scomparso quindici anni fa, pioniere della battaglia per il suicidio assistito e per il diritto al rifiuto dell'accanimento terapeutico in Italia, scomparso quindici anni fa, "La storia di una lacrima", il nuovo lungometraggio scritto e diretto dal regista sardo Giovanni Coda. La storia, raccontata dallo stesso Welby nel libro "Ocean terminal" curato da Francesco Lioce, è diventata un film con Sergio Anrò, Bruno Petrosino e Gianni Dettori. Un'opera che, partendo dalla vita di Welby, vuole essere una testimonianza di impegno civile a sostegno di diritti ancora non riconosciuti. Welby divenne un caso nazionale nel 2006 quando, malato, chiese a più riprese l'interruzione delle cure che lo tenevano in vita.
    Dopo la World Première al Social Justice Film Festival di Seattle (USA) e la première romana al Cinema Farnese sarà presentato a Cagliari per la prima regionale il 23 novembre al Cinema Odissea alle 21.00. "È un film che ibrida molteplici linguaggi" - dice il regista. "Danza, musica, teatro, fotografia, cinema, documentario, filtrano un mondo fatto di voci, corpi, memorie, desideri, sofferenze e ultime lacrime. È un film sui diritti, sull'identità, sulla vita e sulla morte, inestricabilmente abbracciate. Che chiedono libertà di scegliere e di esprimersi. Una tematica immensa e necessaria, che oggi più che mai ha bisogno di essere narrata, non solo dalla politica e dai mass media". Prodotto da Labor Cinema e co-prodotto da Moon Arts con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e distribuito da Ac Labor, vanta già diversi premi come Best Documentary al New Renaissance Film Festival (London - UK) e miglior film sperimentale al Mannheim Arts and Film Festival (Berlino).
    È stato inoltre selezionato come lungometraggio in concorso al Florence Queer festival e in finale a Syracuse (New York - USA), San Antonio (Texas - USA). Tornerà a Roma l'8 dicembre per la rassegna "Fuorinorma" e sarà a fine dicembre a Napoli all'Omovies Film Festival.
   

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