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Gagarine, un astronauta nelle banlieue

Gagarine, un astronauta nelle banlieue

Ad Alice nella città film entrato in selezione di Cannes

ROMA, 23 ottobre 2020, 20:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Racconto sociale ancorato alla realtà e passione per la fantascienza si mescolano in maniera emozionante e personale in Gagarine, opera prima di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, selezionato tra i titoli col 'bollino' di Cannes, in concorso alla Festa del Cinema di Roma in Alice nella città. Il film, che in Italia arriverà in sala con Officine Ubu, è stato girato poco prima e durante la demolizione, avvenuta nell'estate del 2019, del progetto abitativo Cité Gagarine, in collaborazione con i suoi residenti a Ivry-sur-Seine. L'enorme complesso abitativo diventa simbiotico per il protagonista della storia, Youri (la giovanissima rivelazione Alséni Bathily), 16 anni, che da sempre vive a Cité Gagarine, chiamato così in omaggio all'astronauta russo. Un rassicurante formicaio di vite e quotidiano da cui Youri, dal presente famigliare precario, si sente protetto e che è pronto a difendere quando trapelano i piani per la demolizione del complesso e gli inquilini iniziano cercare nuove sistemazioni.
    Youri, brillante sognatore (ad occhi aperti) e con un talento naturale per l'ingegneria insieme agli amici Diana e Houssam, intraprende una missione per salvare Gagarine, trasformando il suo appartamento, e non solo, anche grazie agli oggetti lasciati dagli altri ex inquilini, pian piano in un'astronave. "Youri è un ragazzo in equilibrio, o meglio in bilico. Le sue radici sono ben salde nel complesso abitativo, ma la sua testa è fra le stelle, in una continua oscillazione fra sogno e realtà, passato e presente - spiega nelle note di produzione Fanny Liatard -. Volevamo che emergesse una visione positiva di un luogo e di una generazione che spesso è stata descritta in modo caricaturale. Youri ama quel luogo. Per lui, Gagarine Cité non è un'obsoleta utopia, al contrario è il presente che sta vivendo e la base su cui poggia il suo futuro. Abbandonarlo significa perdere tutto: la sua famiglia e il suo mondo immaginario".
   
   

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