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Rondi contro Pedersoli, mio padre dimenticato

Rondi contro Pedersoli, mio padre dimenticato

Il figlio dello sceneggiatore, partecipò alla Dolce vita

ROMA, 11 settembre 2020, 16:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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''Trasmettere una memoria corretta sulla realizzazione de La dolce vita'''': a questo si appella Umberto Rondi, figlio dello sceneggiatore e regista Brunello Rondi, che rivendica la partecipazione del padre alla sceneggiatura, in polemica con il regista Giuseppe Pedersoli, autore della docufiction ''La verità sulla Dolce vita'', presentata alla Mostra del cinema di Venezia.
    ''Si tratta di due sequenze in cui l'attore che impersona Giuseppe Amato apre e sfoglia, inquadrato in primissimo piano, il copione, proveniente dall'archivio di Amato, che riporta i soli nomi di Federico Fellini,Tullio Pinelli ed Ennio Flaiano quali sceneggiatori della ''Dolce vita'', inquadratura che, però - spiega Rondi -, non corrisponde alla nota e storica verità delle cose (resa pubblica, come ampiamente noto, già sessant'anni fa dai titoli di testa del film, dalla Siae, dalla storiografia etc), essendo stato Brunello Rondi uno sceneggiatore centrale della Dolce Vita avendo partecipato non solo alla sceneggiatura del film, ma anche, in larga parte da solo con Fellini, alla riscrittura di buona parte della stessa prima e durante le riprese, cosa ben raccontata dal maggiore biografo di Fellini e della stessa ''Dolce vita'', il compianto critico Tullio Kezich nel suo celebre diario sulla lavorazione del film, forse il testo più importante e dettagliato mai pubblicato sul film di Fellini, come sia dai titoli di testa del film sia dalla Siae etc''.
    Per Umberto Rondi, ''tale inquadratura, infatti, pur rispecchiando materiale originale, è gratuitamente e inutilmente omissoria e quindi offensiva nei confronti di mio padre e della conclamata storiografica cinematografica. Deliberatamente, oltretutto, poiché Pedersoli, per onestà intellettuale e rispetto della verità e del lavoro e della memoria di Brunello Rondi, poteva tranquillamente tagliarla e nulla avrebbe tolto al film stesso".
   

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