" Sono stato molto contento
dell'Oscar alla carriera per Lina Wertmuller. Mi piacerebbe ne
arrivasse uno anche per Giancarlo Giannini e uno a Nanni
Moretti... chissà cosa succederebbe su quel palcoscenico". Lo
dice un maestro del giornalismo come Vincenzo Mollica che
ripercorre decenni di eventi e aneddoti legati alla statuetta in
'l'Italia agli Oscar - Racconto di un cronista', il libro a cura
di Steve della Casa (Luce Cinecittà/Edizioni Sabinae) realizzato
in occasione dello storico accordo per una partnership almeno
quinquennale fra Istituto Luce Cinecittà e il Museo dell'Academy
of Motion Pictures di Los Angeles, di cui sono ancora in corso i
lavori.
Il cronista de Tg1, ha presentato il volume insieme a Steve
della Casa in un incontro romano al quale è arrivato per
salutarlo anche Francesco De Gregori. "La mia prima volta a
Hollywood per gli Oscar è stata 30 anni fa - ricorda Mollica -.
Era candidato Peppuccio Tornatore, con Nuovo cinema Paradiso ed
erano 15 anni che l'Italia non vinceva come miglior film
straniero. Quando vinse, Giuseppe era felicissimo, anche se non
ebbe il tempo di parlare sul palco dopo il produttore Franco
Cristaldi, riusci solo a dire grazie".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA