Dopo 85 giorni di chiusura imposta
dal lockdown, domani riaprirà la Galleria degli Uffizi di
Firenze. Per il celebre museo si tratterà di una riapertura
graduale, 'slow', con nuove modalità di visita per il rispetto
delle norme anticontagio. Il numero massimo di visitatori che
potranno visitare contemporaneamente la Galleria sarà ridotto
della metà, passando da 900 a 450. Di fronte alle opere
principali come Venere e Primavera del Botticelli, il doppio
ritratto dei duchi di Urbino di Piero della Francesca, il Tondo
Doni di Michelangelo, la Madonna del Cardellino di Raffaello e
la Medusa di Caravaggio, sono stati posti sul pavimento degli
indicatori di distanza, che segnalano in quali punti e quante
persone possono sostare contemporaneamente di fronte ai dipinti
in modo da non creare assembramenti.
Nella stessa ottica, il percorso di visita è stato dotato di
un'apposita segnaletica e i gruppi non potranno essere composti
da più di 10 persone. L'orario di accesso in Galleria sarà
ridotto, per consentire lo svolgimento quotidiano delle
operazioni di sanificazione: nei giorni infrasettimanali in
questa prima fase il museo sarà aperto solo il pomeriggio, da
mercoledì a venerdì dalle 14 alle 18,30, e il sabato e la
domenica tutto il giorno dalle 9 alle 18,30. Sarà vietato
l'ingresso a persone con temperatura corporea oltre 37,5 gradi,
misurata con telecamere termoscanner all'ingresso. Il prezzo del
biglietto resta immutato. Domani è in programma la cerimonia
ufficiale di riapertura, alle 11,30 nella sala della Niobe e
alle 14 il direttore Eike Schmidt aprirà ufficialmente i portoni
del museo per accogliere i primi visitatori. Oggi è stata la
volta della cerimonia per la riapertura della Loggia dei Lanzi
in piazza della Signoria con un simbolico taglio del nastro.
"Domani sarà una giornata storica - commenta Schmidt -. Solo
quattro volte, nell'ultimo secolo, la Galleria ha dovuto
chiudere i propri battenti. È successo durante la seconda guerra
mondiale; quindi nel '66, quando ci fu l'alluvione di Firenze,
poi nel 1993, dopo l'infame strage mafiosa di via dei
Georgofili. Tutte le volte gli Uffizi hanno riaperto, più belli
e magici di prima. Sarà così anche questa volta. Gli Uffizi sono
il simbolo di Firenze che risorge più forte dal buio e dalla
crisi".
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