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La Quadriennale si rilancia, una mostra per costruire il futuro

L'appello di Croppi, imprenditori sostengano il contemporaneo

 Una grande mostra che aprirà i battenti il 1 ottobre e occuperà tutti i due piani del Palazzo delle Esposizioni a Roma, con il racconto di quello che è stato nell'arte italiana a partire dagli anni Sessanta e di quello che sarà con almeno 40 artisti chiamati ad esporre. Ma anche un rilancio in grande stile che riporti la Quadriennale ad essere quello per cui è nata, nell'ormai lontano 1927, "un'istituzione degli artisti e per gli artisti", motore del contemporaneo, voce dell'arte italiana "nel Paese e nel mondo". Il neo presidente Umberto Croppi espone le linee del suo mandato e ne approfitta per lanciare un appello a privati e imprenditori perché tornino a sostenere l'arte e gli artisti, in altre parole "tornino a comprare" opere d'arte, "anche per riequilibrare il peso del mercato", dice, e lo facciano attraverso la Quadriennale, "così com'è stato fino agli anni '70".

Niente di strano, ricorda alla platea gremitissima del tempio di Adriano, "succedeva così anche nell'antica Roma, dove l'arte era gratuita, ma erano proprio i commercianti a sostenerla". Lo Stato "lo sta già facendo", sottolinea citando il sostegno annunciato qualche giorno fa dal ministro Franceschini per il Maxxi, la Triennale, il Macro, ma anche la nuova direzione generale per il contemporaneo introdotta al Mibact. Non basta, però, "serve l'aiuto di tutti". Anche di artisti, galleristi, collezionisti che con la Quadriennale sono chiamati a riallacciare i rapporti, "a farsi vivi", "perché il prossimo autunno sia una stagione di rilancio". Accanto a lui il sottosegretario ai beni culturali Lorenza Bonaccorsi sorride e acconsente: "la grande sfida è tenere insieme la tutela del passato e la costruzione del futuro, la rete è fondamentale". Anche l'assessore alla cultura di Roma, Luca Bergamo, è d'accordo: "per evitare l'effetto Venezia bisogna lavorare sul contemporaneo - sostiene- noi lo stiamo facendo, dal 2016 lavoriamo per far parlare tra loro le diverse istituzioni". E d'altra sono anche i numeri - ricordati dal presidente della Camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti - a sottolineare come arte e cultura siano ormai fondamentali per la crescita anche economica del Paese. Di cultura, fa notare Tagliavanti citando il Rapporto Symbola-Unioncamere 2019, "si occupano oggi in Italia 416.080 imprese ovvero il 6,8% del totale delle aziende italiane (in Europa è la quota più elevata), e il settore "dà lavoro a 1 milione e 55 mila persone con una crescita dell'1,5% solo nel 2019" (non poco visto che l'economia nel suo totale è cresciuta nello stesso anno solo dello 0,9%). Non solo: "per ogni euro investito in cultura se ne attivano 1,77 in altri settori. Il che vuol dire che i 95, 7 miliardi di euro investiti in cultura ne stimolano altri 169,6 in altri comparti, in primis il turismo , ma anche commercio, trasporti, agricoltura, cura e manutenzione del paesaggio, edilizia civile e recupero del patrimonio architettonico". In totale la filiera culturale produce 265,4 miliardi di euro, ovvero il 16.9% del valore aggiunto totale nazionale.

Tant'è, mentre si attende il completamento dei lavori per la nuova sede nell'ex Arsenale Clementino di Porta Portese, che doterà la Fondazione Quadriennale di nuovi affascinanti spazi ma anche di una "grande piazza aperta alla città", tra le ambizioni di Croppi, da poco chiamato alla direzione anche di Federculture, c'è quella di costruire "una rete stabile di relazioni e coordinamento con le altre istituzioni del contemporaneo, sia pubbliche sia private" e di rilanciare anche all'estero il ruolo della Fondazione nata 90 anni fa dall'intuizione di Cipriano Efisio Oppo. Obiettivo condiviso con il direttore artistico della Quadriennale, Sandra Cosulich, che con Stefano Collicelli Cagol sta curando l'evento di ottobre. Una mostra "che avrà un forte taglio curatoriale, innovativa rispetto alla tradizione", assicura Coppi. Un'occasione e insieme una sfida: "per costruire, ora per il futuro, i legami con la città, il paese e il resto del mondo"
   

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