Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Cannes angosce sul futuro, nel giorno di Cronenberg

A Cannes angosce sul futuro, nel giorno di Cronenberg

7/o giorno, arrivano i Maneskin. I russi si aggirano al Marchè

CANNES, 24 maggio 2022, 08:49

dell'inviata Alessandra Magliaro

ANSACheck

Rebecca Hall © ANSA/EPA

Rebecca Hall © ANSA/EPA
Rebecca Hall © ANSA/EPA

Nel settimo giorno del festival di Cannes, il più atteso è stato CRIMES OF THE FUTURE, il nuovo incubo cinematografico del canadese David Cronenberg al ritorno dopo Maps to the star del 2014. C'era una grande attesa per questo film perchè Cronenberg è regista di culto dei cinefili, grande personalità e Cannes è il regno della cinefilia. I suoi 'crimini del futuro' sono tanti e tutti legati al corpo. Saul Tenser (Viggo Mortensen) e Caprice (Lea Seydoux), due body artist all'avanguardia, sono andati oltre creando nuovi organi che crescono nel corpo. Un film, che ha nel cast anche Kristen Stewart, visionario nel senso di anticipatore dei nostri prossimi disastri, una pratica collaudata per Cronenberg che nel suo secondo film, sempre intitolato Crimes of the Future, raccontava di un medico che scatenava una pandemia con un virus che uccideva tutte le donne.

L'altro film passato in concorso oggi è DECISION TO LEAVE del regista coreano Park Chan-wook, un thriller denso che sconfina nel melò, raccontando di un detective che soffre di insonnia , nevrotico e molto meticoloso di nome Hae-Jun (Park Hae-il) che indaga sulla morte di un uomo caduto da una montagna durante una scalata. Suicidio, incidente o omicidio? La moglie della vittima, Seo-rae (Tang Wei) è una donna cinese misteriosa, attraente, con un volto quasi di pietra. Diventa la principale sospettata. A forza di pedinarla, sorvegliarla, cercando di trovare prove, il detective ne è pericolosamente attratto. Un poliziesco e sentimentale che uscirà in Italia da Lucky Red.

MELANIE LAURENT, l'attrice francese diventata famosa internazionalmente per Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, ha parlato del cinema e delle difficoltà delle donne. "Sto preparando un film d'azione come regista e non sempre vengo presa sul serio come donna, siamo molto più crudeli con le donne che fanno molte cose diverse", ha detto sostenendo che "la misoginia è ovunque nell'industria cinematografica. Resta da vedere cosa fare oggi per affrontarla". Laurent sta ripartendo con la preparazione, fermata dalla pandemia a pochi giorni dalle riprese a Budapest, del suo primo film prodotto da uno Studio americano: "The Nightingale" con le sorelle Elle e Dakota Fanning, dal romanzo di Kristin Hannah che racconta le vite di due sorelle che vivono in Francia durante la Seconda guerra mondiale.

Alla Quinzaine è passato LES CINQ DIABLES, opera seconda di Léa Mysius che nel raccontare di uno speciale dono di una bambina che 'cattura' odori, propone suggestioni al confine del verosimile per la nostra diffidenza civilizzata, ma che rimandano invece a un inconscio primordiale che non sappiamo più riconoscere. Al Marchè di Cannes il tema di oggi, sollecitato da una inchiesta di Variety, è stata la Russia.

Se la posizione del festival in merito alle cinematografie russa e ucraina è stata abbastanza chiara (sì ai film russi indipendenti non allineati come nel caso di Serebrennikov con la sua "Moglie di Chaikovski" e grande spazio agli autori ucraini, ben tre, di cui uno Sergei Loznitsa ha presentato oggi il documentario sul nazismo THE NATURAL HISTORY OF DISTRUCTION), le cose restano molto più sfumate quando si parla di business. Nessuno infatti ha vietato l'iscrizione al Marché du Film per gli addetti ai lavori russi e quindi una pattuglia di "esploratori" si è messa in marcia anche quest'anno da Mosca, numeri ridotti, ma di fatto i compratori e i negoziatori di diritti si muovono alla ricerca di prodotto in grado di alimentare il mercato interno delle sale, oggi a forte rischio di fallimento per mancanza di titoli appetibil
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza