Chi è al governo "ha
la responsabilità di condurre il Paese": e noi "lo lasciamo
solo, senza chiedere che Dio lo benedica?". Lo ha detto Papa
Francesco nell'omelia della messa a Santa Marta ricordando come
gli italiani abbiano vissuto da poco "una crisi di governo".
"Sono sicuro" - ha proseguito - che non si preghi per i
governanti, anzi: sembrerebbe che la preghiera ai governanti sia
"insultarli".
Ci sono politici ma anche preti e vescovi, ha notato il Papa,
che sono insultati, "qualcuno se lo merita", ha aggiunto, ma
ormai è "come un'abitudine", richiamando quello che definisce un
"rosario di insulti e di parolacce, di squalificazioni". Per il
Papa "si deve discutere e questa è la funzione di un Parlamento,
si deve discutere ma non annientare l'altro; anzi si deve
pregare per l'altro, per quello che ha un'opinione diversa dalla
mia". C'è chi afferma che la "politica è sporca" ma Paolo VI
riteneva che fosse "la forma più alta della carità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA