"Questo è il metodo delle forze
dell'ordine. Con l'appoggio di Salvini, ora, hanno la licenza di
uccidere". Lucia Uva, sorella di Giuseppe, morto dopo essere
stato portato in caserma a Varese nel 2008, ha commentato così
con l'ANSA il caso del tunisino deceduto l'altro ieri ad Empoli.
La donna, precisando di non "avercela con le forze dell'ordine"
ma con chi "abusa della divisa che indossa a scapito dei più
deboli", ha aggiunto che "siamo in un tritacarne", riferendosi a
tutti i parenti delle vittime di casi analoghi.
Lucia Uva ha spiegato che "se prima noi dovevamo fare le
indagini, scoprire quel che era realmente accaduto e poi
presentarci in Tribunale, ora con Salvini cosa ci possiamo
aspettare?". "Noi parenti di persone morte come questo ragazzo
tunisino, come Stefano Cucchi, come Michele Ferrulli - ha
proseguito - finiremo in un calderone di ingiustizia".
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