(ANSA) - VISSO (MACERATA), 24 DIC - Una nuova piazza commerciale, il recupero dell'ex scuola Camuzzi e la realizzazione del palazzetto dello sport per i giovani. Sono gli obiettivi che il sindaco Luigi Spiganti ha messo in cima alle priorità per alimentare la speranza che un giorno Visso, borgo terremotato dei Monti Sibillini, torni ad essere la "perla" dell'Appennino marchigiano. Spiganti parla all'ANSA dal salotto della sua casetta Sae. "Che Natale è questo? Sicuramente migliore di quelli finora vissuti dopo il sisma". "La ricostruzione del paese resta qualcosa di ancora molto lontano - spiega il sindaco -, ma qualche piccolo passo in avanti è stato fatto e la comunità, malgrado le enormi difficoltà, sta ritrovando in parte alcune abitudini del passato e questo dà speranza". Il centro storico di Visso è ancora tutto "zona rossa" e il Comune ha pensato di ricreare un cuore commerciale e di ritrovo: "Stiamo realizzando un'area dove trasferiremo i negozi. Sarà anche un luogo di incontro per la popolazione che è tornata ad abitare a Visso". Attualmente a Visso vivono circa 900 persone, contro le 1.150 di prima del terremoto. Spiganti ricorda come il paese che amministra sia stato pesantemente colpito dagli eventi sismici - "sarà da ricostruire l'80-85% degli edifici - e che al momento i progetti presentati per la ricostruzione pesante privata sono poco più di "una trentina". Sono sette invece quelli pubblici: "in particolare - evidenzia il primo cittadino - teniamo molto al recupero dell'ex Camuzzi dove vogliamo realizzare la scuola materna, l'asilo nido e trasferire il Comune. Ma tra le opere urgenti c'è anche il palazzetto dello sport per i nostri giovani, che non hanno altrimenti chissà quali altri spazi di aggregazione". Opere che Spiganti conta di far partire già nei primi mesi del nuovo anno. Alla domanda come si immagina il 2020, la risposta del sindaco è affidata soprattutto alla speranza: "spero che sia migliore dell'anno che si sta chiudendo. Sono ottimista per natura e quindi mi auguro che sul fronte della ricostruzione cambi qualcosa" conclude, alludendo all'ultimo decreto legge sul sisma, di cui Spiganti si dice "insoddisfatto".