(ANSA) - CAMERINO (MACERATA), 25 OTT - "Non sopporto che ogni volta, dopo il terremoto, sia la prima volta. Il terremoto è un evento periodico che sconvolge le nostre vite, ma l'Italia è l'unico paese che non fa prevenzione". Lo ha detto l'ex sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, durante un incontro a Camerino, una delle città più colpite dal terremoto del 2016, intitolato "L'Aquila 2009. Una lezione mancata?", che riprende il titolo di un libro dell'ex primo cittadino aquilano, ma con l'aggiunta di un punto interrogativo, messo come "segnale di speranza" ha spiegato Francesco Nobili, presidente del comitato Concentrico organizzatore dell'evento. "Cualente ha esportato a usare risorse per "mettere in sicurezza il paese contro le calamità, ci sarebbe lavoro per decenni e saremmo pronti ad affrontare le emergenze". "In uno dei Paesi con i migliori sismologi al mondo non si fa prevenzione, si scaricano tutte le responsabilità addosso ai sindaci". In Italia - ha incalzato - manca la definizione di emergenza, mancano norme sulla ricostruzione uguali per tutti, è come se un chirurgo che opera si inventasse ogni volta una tecnica nuova. Non si può affrontare il post emergenza con la stessa normativa ordinaria delle opere pubbliche. Cialente ha anche parlato dell'attuale situazione in Abruzzo, 10 anni dopo il terremoto dell'Aquila: "l'anticipo ai professionisti da noi è stato introdotto solo tre anni fa. In questo Paese nessuno vuole mettere firme, prendersi responsabilità. Come amministratori abbiamo il dovere di guardare alla Camerino ed all'Aquila del 2035, di mantenere e rilanciare le nostre comunità". All'incontro hanno partecipato anche il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, i rettori di Unicam Claudio pettinari e dell'Università dell'Aquila Edoardo Alesse e la ex rettrice Paola Inverardi. Cialente ha incontrato i ragazzi delle scuole ed è entrato nella zona rossa di Camerino, dove era stato da giovanissimo. "Un centro storico da riaprire assolutamente al più presto" ha sottolineato il sindaco Sborgia. (ANSA).