(ANSA) - ANCONA, 18 SET - Un nuovo bando della Regione Marche con dotazione di 4,5 milioni di euro di fondi Por Fesr a sostegno di imprese singole e reti d'impresa della filiera Pmi culturale, turistica, creativa e delle produzioni tradizionali nelle aree colpite dal sisma. Partirà dal 30 settembre (fino al 29 novembre) l'iniziativa che segue un precedente bando del 2017 da oltre 6 milioni di euro che aveva riscosso successo di domande e progetti. Il bando è stato presentato dal presidente della Regione Luca Ceriscioli, dall'assessore al Turismo e alla Cultura Moreno Pieroni e dalla dirigente servizio cultura Simona Teoldi. "C'è grande vivacità di risposta ai bandi - ha detto Ceriscioli - puntiamo allo stesso successo del precedente: lo sviluppo è uno dei pilastri della ricostruzione, sta andando meglio della ricostruzione materiale. La strategia prosegue, non rimane sulla carta. Siamo contenti che Conte sia venuto nelle Marche, dopo essere stato Bruxelles: servono strumenti straordinari per ricostruire". Il contributo sarà un co-finanziamento del 50% dell'investimento complessivo sempre con 'matrice' culturale. Ai progetti di imprese singole del cratere potranno andare fondi tra i 50mila e i 150mila euro; mentre ai progetti di rete, che potranno comprendere soggetti attivi in settori non culturali ma di produzione tradizionale e per il 30% anche non situati nelle zone terremotate, il contributo potrà andare dai 150mila ai 400mila euro. Tutti gli interventi però dovranno essere realizzati nel 'cratere' su vari ambiti: da progetti aziendali di innovazione organizzativa e gestionale o di sviluppo di processi e servizi innovativi fino a investimenti per acquisire mezzi di produzione o anche per avviare nuove attività. "La Regione - ha osservato Pieroni - vuole fare la propria parte per creare nelle zone del cratere un indotto socioeconomico e occupazionale, per dare anche una forte percezione che chi si impegna ha la vicinanza delle istituzioni e in particolare della Regione". Intanto iniziano ad arrivare i primi dati sul turismo nelle zone terremotate che, ha riferito Pieroni, danno segni di "ripartenza anche se lenta".