(ANSA) - PERUGIA, 3 SET - Sulla ricostruzione post terremoto in Umbria si muove la magistratura contabile. Dopo le denunce pubbliche fatte negli ultimi anni e mesi da cittadini e loro comitati che hanno più volte lamentato "ritardi" negli interventi, c'è ora un atto formale. La procura umbra della Corte dei conti sta infatti indagando su eventuali "danni pubblici conseguenti alla mancata o tardiva ricostruzione post sisma 2016".
L'apertura del fascicolo è stata ufficializzata dallo stesso Ufficio giudiziario con una breve e sintetica comunicazione ai mezzi d'informazione. Gli accertamenti sono stati avviati per accertare se ci siano stati danni pubblici per la "omessa o mancata adozione del piano di ricostruzione, all'omesso conferimento di incarichi tecnici nonché alla mancata previsione su mappe inadeguate sulla pericolosità sismica".
Accertamenti che sono in fase istruttoria e sui quali viene mantenuto il massimo riserbo. La procura ha comunque sottolineato di avere "particolarmente a cuore" le vicende legate alla ricostruzione e di seguire con la "massima attenzione" gli sviluppi della situazione.
Il procuratore Rosa Francaviglia non ha voluto parlare con i giornalisti, limitandosi a ricordare che l'indagine è coperta dal segreto istruttorio.
Non è quindi ancora chiaro se il fascicolo sia stato aperto d'iniziativa dalla procura o sulla base di qualche esposto formalizzato. Accertamenti che sarebbero comunque ancora in una fase iniziale.
"La ricostruzione di fatto non c'è, non è partita" ha sottolineato proprio ieri Roberto Micheli, del coordinamento Terremoto centro Italia, dopo l'incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al quale hanno preso parte i componenti dei comitati delle quattro regioni colpite dal sisma. Al premier incaricato è stata chiesta una "revisione totale della normativa sul terremoto, dando possibilmente un taglio speciale alle norme".
E' stato lo stesso Micheli a riferire di avere appreso dal "presidente Conte che se il governo va in porto" ci sarà l'attenzione alle regioni del Centro Italia colpite dal terremoto e "l'impegno alla ricostruzione materiale ed economica".
Anche in diverse frazioni e centri della Valnerina umbra duramente colpita dal terremoto di tre anni fa in molti hanno lamentato ritardi negli interventi della ricostruzione.
Un'indagine, quella della Corte dei conti dell'Umbria, che ha deciso di non commentare l'ex presidente e commissario del post sisma Catiuscia Marini. E lo stesso ha fatto Fabio Paparelli che l'ha sostituita dopo le dimissioni.
E per il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, "se la ricostruzione muove appena i primi passi a mio avviso è dovuto a problemi di ordine politico e non certo per mancato rispetto delle norme da parte di funzionari fin troppo zelanti".