(ANSA) - PALERMO, 24 NOV - Gli ultimi dati sull'andamento
dell'emergenza Covid in Sicilia confermano che le restrizioni
adottate stanno finalmente producendo i primi risultati. Sono
1.306 i nuovi positivi registrati oggi, una cinquantina in più
rispetto a ieri ma con un numero di tamponi di gran lunga
superiore, quasi 10 mila, effetto anche dello screening a
tappeto con i test rapidi e i drive in su tutto il terriotrio
regionale. Ma il dato più confortante viene dagli ospedali,
dove per la prima volta si registra una diminuzione dei pazienti
ricoverati, 1.844 tre in meno rispetto a ieri, mentre resta
stabile il numero dei posti occupati nelle terapie intensive
(243).
E proprio il "giallo" dei posti letto nelle terapie intensive
dell'isola è al centro dell'ispezione da parte dei tecnici del
Ministero, che oggi hanno proseguito la loro attività visitando
l'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta e il Civico di Palermo.
Nel corso delle verifiche non sarebbe stata riscontrata alcuna
irregolarità, anche se il sindacato ospedaliero Cimo contesta la
procedura seguita. "Constatiamo che gli ispettori ministeriali
sono andati negli ospedali dove anche per le tabelle del nostro
sindacato i conti tornavano perfettamente ed è tutto regolare.
Non sono andati, finora, negli ospedali dove le nostre tabelle
davano negatività di posti".
La situazionè dei posti letto nelle intensive è stata anche
al centro della seduta della Commissione Sanità dell'Ars,
convocata dopo le polemiche legate alla pubblicazione di un
messaggio vocale del dirigente generale del Dipartimento
pianificazione strategica, Mario La Rocca, rivolto ai vertici
delle Aziende sanitarie in una chat su whatsapp in cui il
burocrate sollecitava i manager a caricare sulle piattaforme
Cross e Gecos i dati sui posti letto disponibili in vista della
decisione del governo. L'assessore alla Salute Razza e il
dirigente La Rocca, collegati in videoconferenza, hanno spiegato
che quei dati erano già stati comunicati in precedenza al
Ministero, specificando che la piattaforma Cross è quella a cui
fa riferimento la Protezione Civile nazionale per verificare la
disponibilità dei posti letto di terapia intensiva nelle diverse
regioni, mentre la piattaforma Gecos è quella utilizzata a
livello regionale dal 118 o dai pronto soccorso per lo
smistamento dei pazienti negli ospedali. Razza ha inoltre negato
l'esistenza di un nesso di causalità tra le valutazioni del
Ministero circa la zona in cui inserire la Sicilia e il numero
di posti letto disponibili in terapia intensiva per i pazienti
Covid, passati da 298 agli attuali 340. Una ricostruzione
contestata tuttavia dai parlamentari d'opposizione che hanno
presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore
che verrà discussa domani in aula all'Ars. (ANSA).