(ANSA) - AGRIGENTO, 30 SET - Un bambino ungherese di soli due
anni avrà la possibilità di guarire dalla leucemia grazie alle
cellule staminali provenienti dalla Banca del cordone ombelicale
di Sciacca (Ag). E' un ponte ideale, progettato con l'ingegno
della scienza medica ma costruito con i mattoni della
generosità, quello che a giorni collegherà Sciacca a Budapest
permettendo di salvare la vita ad un bambino ungherese. Dalla
banca del cordone ombelicale dell'ospedale Giovanni Paolo II di
Sciacca (Ag) è in partenza un carico di cellule staminali
provenienti da sangue cordonale che permetterà al piccolo di
guarire dalla leucemia. La sacca, donata da una mamma siciliana,
raccolta e crioconservata a Sciacca, è stata resa disponibile
dall'Asp di Agrigento e grazie alla stretta collaborazione con
il Centro nazionale trapianti, il Centro nazionale sangue e il
registro nazionale Ibmdr dell'ospedale Galliera di Genova, sarà
recapitata in Ungheria per procedere al trapianto delle
staminali.
"Suscita forte emozione - afferma il commissario straordinario
dell'Asp di Agrigento, Mario Zappia, - pensare che l'altruismo
dei siciliani, insieme all'efficienza della Banca del cordone
ombelicale di Sciacca, possa rappresentare motivo di speranza
per il piccolo paziente ungherese e per i suoi familiari. Quello
custodito al 'Giovanni Paolo II' è un vero e proprio 'scrigno
ematico' che conserva le cellule staminali contenute nel sangue
cordonale raccolto al momento del parto e che l'azienda mette a
disposizione della comunità medica internazionale". (ANSA).