(ANSA) - PALERMO, 11 SET - Si stima che annualmente in
Sicilia circa 150-200 pace maker e relativi elettro-cateteri
intravascolari debbano essere rimossi per un loro
malfunzionamento o infezione. Tali procedure sono
particolarmente complesse e vengono eseguite in pochi centri in
Italia, determinando frequentemente la necessità per i pazienti
di rivolgersi a strutture del nord Italia. Da gennaio del 2020
è stato avviato un programma di estrazioni mininvasive, laser
guidate, presso l'unità operativa di cardiochirurgia del
Policlinico di Palermo, diretta da Vincenzo Argano, che ha
consentito di effettuare con successo circa 40 procedure senza
la necessità di intervenire chirurgicamente. Il Centro del
Policlinico è l'unico in Sicilia accreditato con la
"Cardiovascular Laser Society" per l'estrazione di
elettro-cateteri con tecniche di micro-cardiochirurgia che
prevedono l'utilizzo di tecnologia laser ad eccimeri. Il
servizio si avvale di una stretta collaborazione tra l'equipe di
elettrofisiologia, guidata da Gianfranco Ciaramitaro e l'equipe
cardiochirurgica il cui referente per tale attività è Salvatore
Torre. "Siamo fieri per questo importante servizio - commenta il
nuovo commissario straordinario del Policlinico di Palermo
Alessandro Caltagirone - che utilizza le più sofisticate
tecnologie disponibili permettendo di raggiungere ottimi
risultati e confermando l'altissima qualità della nostra
cardiochirurgia diretta da Vincenzo Argano. Questo progetto si
inserisce perfettamente nel percorso di miglioramento delle
offerte terapeutiche per i pazienti siciliani promosso
dall'assessorato alla Salute della nostra Regione tendente a
ridurre la mobilità passiva e i tanti viaggi della speranza".
(ANSA).