(ANSA) - PALERMO, 06 APR - "La pandemia Covid19 ha trovato il
mondo impreparato ad affrontarla. La carenza di mezzi di
protezione individuale, per chi ogni giorno presta cure ai
pazienti che hanno contratto l'infezione, è uno degli aspetti
più drammatici che limita le capacità di fornire assistenza
adeguata ai pazienti e proteggere gli operatori sanitari". A
sostenerlo Bruno Gridelli, Executive Vice President Upmc
International e Country Manager della divisione italiana di
Upmc, che ha voluto sottolineare la collaborazione fra Upmc e la
Regione Siciliana.
"Upmc - ha sottolineato il professore Girdelli - che da oltre
20 anni con un partenariato pubblico privato con la Regione
Siciliana gestisce l'Irccs Ismett, ha sentito il dovere di
aiutare i siciliani consentendo, tramite la propria rete di
attività internazionali, alla Protezione Civile Siciliana di
acquistare in Cina oltre 250 tonnellate di mezzi di protezione
individuale dei quali, quello di domenica scorsa, è solo il
primo carico in arrivo in Sicilia". "Upmc - prosegue - continua
a lavorare a fianco del Governo Regionale per assicurare
l'arrivo del restante carico, per acquisire strumentazione per
le terapie intensive della Sicilia (monitors, ventilatori, pompe
da infusione) e tests per la diagnosi molecolare e sierologica".
"Upmc e l'Università di Pittsburgh - conclude Gridelli - con
i propri ricercatori continuano febbrilmente a lavorare per
scoprire nuove cure per questa e altre pandemie. Ricordiamo che
a Pittsburgh negli anni '50, Jonas Salk scoprì il primo vaccino
contro la poliomielite e, pochi giorni fa, Andrea Gambotto ha
comunicato di aver sperimentato con successo un vaccino attivo
contro il nuovo Coronavirus". (ANSA).