(ANSA) - CATANIA, 6 APR - L'Hotel Ibis Styles di Acireale si
prepara ad ospitare i primi dieci pazienti guariti clinicamente
da Covid-19 dimessi da ospedali di Catania, ma con tampone
ancora positivo e per i quali è disposto un periodo di
quarantena. Provengono cinque dal Cannizzaro, tre dal Garibaldi
Nesima e due dal San Marco. E' il primo albergo della provincia
ad essere attivato come "struttura collettiva di assistenza"
per "garantire l'isolamento di: pazienti paucisintomatici, senza
necessità di ricovero; pazienti appena positivizzati al tampone;
pazienti dimessi dagli ospedali in condizioni stabili, ma ancora
positivi; pazienti in assenza di tampone per i quali è stata
individuata la necessità clinica di un periodo di quarantena".
Il servizio fa seguito a una convenzione fra l'Asp di Catania
e l'Hotel Ibis style, che a regime potrebbe ospitare 60
pazienti, nella cornice delle misure disposte dal Presidente
della Regione Siciliana per la gestione e il contenimento
dell'emergenza pandemica sul territorio regionale.
"Con questo servizio - spiega il direttore generale dell'Asp
di Catania, Maurizio Lanza - rinforziamo la rete territoriale
per la gestione dell'emergenza. In questo modo alleggeriamo
anche la pressione sugli ospedali e diamo una risposta concreta
a tanti abitanti del nostro territorio".
L'equipe dell'Asp di Catania che lavorerà nell'hotel, formata
preventivamente, è composta da infermieri ed ausiliari con la
collaborazione di medici, psicologi, assistenti sociali che
lavorano sul territorio, con il coordinamento affidato al
dottore Mario Raspagliesi, infettivologo del Cannizzaro. Il
progetto prevede, oltre l'organizzazione sanitaria, che consente
di seguire il paziente sia sotto il profilo medico, psicologico,
sociale, anche l'erogazione dei servizi alberghieri.
"È il primo momento - sottolinea il direttore sanitario
dell'Asp di Catania, Antonino Rapisarda - di una serie di
interventi con i quali assicuriamo la necessaria continuità
assistenziale nella gestione dell'emergenza. Com'è evidente
l'Asp è impegnata su più fronti, da quello preventivo e
epidemiologico, a quello ospedaliero. Con questo nuovo servizio,
che si integra in un più ampio quadro di azioni, ordiniamo e
armonizziamo gli interventi assistenziali sul territorio, in
particolare per le fasce più fragili della popolazione". (ANSA).