"Messina Denaro non è stato ancora
catturato perchè è difficile. Chi ha la responsabilità di
svolgere le indagini deve chiedere risorse e mezzi per farlo.
L'unica cosa da non fare è convivere con il silenzio". A
lanciare questo appello è il 'Capitano Ultimo', il colonnello
dei carabinieri Sergio De Caprio che il 15 gennaio '93 arrestò
Totò Riina.
Sabato prossimo 13 agosto l'ufficiale, oggi in pensione, sarà
uno dei testimonial dell'evento "Musica & Legalità", un mega
concerto del dj Paul Kalkebrenner con la partecipazione di circa
15 mila giovani che si svolgerà nel Parco Archeologico di
Selinunte a Castelvetrano, "regno" del superlatitante Matteo
Messina Denaro, l'ultimo grande boss di Cosa Nostra ancora in
libertà. Un'iniziativa promossa dalla testimone di giustizia
Valeria Grasso, l'imprenditrice che ha denunciato la moglie del
boss Nino Madonia, killer del generale Dalla Chiesa. Nel Parco è
stata allestita anche la mostra dell'ANSA "L'eredità di Falcone
e Borsellino", in tour in Sicilia per ricordare il trentennale
delle stragi.
"Ho voluto essere al fianco di Valeria - sottolinea 'Ultimo'
- perchè è una donna che si è ribellata a Cosa Nostra e che
vuole lanciare un messaggio di speranza alle giovani generazioni
non solo attraverso la musica ma anche chiedendo alle autorità
di non abbassare la guardia nella lotta alla mafia". Proprio
questo tema sembra scomparso dall'agenda politica dei partiti
impegnati nella campagna elettorale in vista del voto del 25
settembre. "I proclami non servono a molto - osserva l'ex
ufficiale del Ros - in questi anni hanno partorito un topolino,
cioè il nulla. La lotta alla mafia deve essere una lotta della
società civile, dei cittadini che devono chiedere alle
istituzioni di fare di più. La mia speranza sono proprio questi
ragazzi, le loro famiglie, il mondo della scuola. Sono loro il
vero esercito contro la mafia".
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