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Mafia: Grasso,sacrificio Falcone Borsellino non è stato vano

Mafia: Grasso,sacrificio Falcone Borsellino non è stato vano

"Capisco dolore Morvillo ma dopo stragi è iniziata rivoluzione"

PALERMO, 03 luglio 2022, 11:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Capisco il dolore e l'amarezza del collega Alfredo Morvillo ma non condivido il suo pessimismo.
    Non credo che il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sia stato vano, ritengo invece che tutto sia cominciato proprio da lì". Lo ha detto l'ex presidente del Senato Pietro Grasso, che fu giudice a latere del maxiprocesso, commentando le dichiarazioni rilasciate alla vigilia delle manifestazioni per il trentennale della strage di Capaci, dall'ex magistrato Alfredo Morvillo, fratello di Francesca, la moglie di Giovanni Falcone morta con lui nell'attentato. In quell'occasione Morvillo, riferendosi alle imminenti elezioni comunali a Palermo e all'endorsement nei confronti del candidato del centrodestra Roberto Lagalla da parte di Cuffaro e Dell'Utri, entrambi condannati per vicende di mafia, aveva affermato: "Mi verrebbe da dire che il sacrificio di Giovanni, Paolo e Francesca sia stato inutile".
    Grasso, nel corso di un dibattito sul maxiprocesso che si è svolto ieri sera a Favignana e al quale hanno partecipato anche l'ex Pm Giuseppe Ayala e l'ex componente del pool dell'ufficio istruzione Giuseppe Di Lello, ha invece sottolineato quello che avvenne all'indomani delle stragi: "La ribellione della società civile contro la mafia, i lenzuoli bianchi appesi ai balconi di Palermo, una cosa mai vista prima, la risposta delle istituzioni con i processi e gli arresti di tutti i boss latitanti con l'unica eccezione di Matteo Messina Denaro".
    "Noi dobbiamo dire - ha rimarcato Grasso - che quella mafia lì non esiste più, è stata destrutturata, distrutta anche se purtroppo non è finita. E dobbiamo dire ai ragazzi che la storia continua e deve continuare attraverso loro. Sono loro che devono proseguire avendo la consapevolezza che Falcone e Borsellino non sono dei supereroi ma erano delle persone come noi. Per questo dico che la loro morte non solo non è stata vana, ma è stata l'inizio di una vera e proprio rivoluzione".
   

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